Alcatraz carcere federale duro apre 11 agosto 1934

ISOLA DI ALCATRAZ

Alcatraz carcere federale duro apre l’11 agosto 1934

LA SUA STORIA:  L’isola di Alcatraz, avvolta in un misterioso alone di storia e leggenda, si trova negli Stati Uniti (in California): per la precisione sorge nella Baia di San Francisco. Il nome “Alcatraz” in spagnolo significa “Sula”, che è un volatile marino che originariamente viveva sull’isola.

Altri soprannomi che si riferiscono ad Alcatraz sono: “The Bastion” (La fortezza), e “The Rock” (La Roccia). Il primo si riferisce all’impossibilità di fuggire dall’isola e il secondo alla composizione di questa, per la maggior parte formata da roccia.

Situata in una posizione strategica dal punto di vista militare a difesa della baia, l’isola di Alcatraz diventa una prigione militare nel 1933, poi nell’estate del 1934 si trasforma in un carcere federale di massima sicurezza, diventato famoso in tutto il mondo per la ferrea disciplina vigente al suo interno. In questo istituto penitenziario vengono rinchiusi criminali particolarmente pericolosi o che hanno tentato di evadere da altre carceri.

Ad Alcatraz i detenuti sono costretti a vivere in celle anguste, e chi viene punito è rinchiuso in celle di isolamento fredde e prive di luce, situate nei sotterranei della vecchia fortezza. A differenza di ciò che succede in altre carceri americane, ad Alcatraz viene servito cibo di ottima qualità, per impedire lo scoppio di disordini o rivolte da parte dei detenuti all’interno del refettorio. Pare che in sala mensa, sul soffitto, vi sia un meccanismo in grado di sprigionare gas all’occorrenza.

Nonostante le regole severe e intransigenti, ad Alcatraz si cerca sempre di non suscitare il malcontento dei carcerati, evitando soprattutto di dare spazio ai soprusi da parte degli addetti alla sorveglianza (un problema che invece si riscontra in quasi tutti gli istituti penitenziari!). Nelle celle non sono ammessi giornali, radio e televisione. Le visite non sono concesse con facilità, ed anche il lavoro è un privilegio concesso a pochi.

Tra i detenuti famosi che hanno varcato la soglia di Alcatraz vi è Al Capone, che lascia l’isola dopo cinque anni di isolamento, riportando gravi problemi mentali. Siccome la proporzione è di una guardia ogni tre detenuti, scappare da questo carcere è un’impresa praticamente impossibile (su 1500 carcerati solo trentasei hanno tentato di fuggire, e di essi trentuno sono stati ripresi).

Uno dei tentativi più clamorosi di fuga  riguarda invece i detenuti Frank Morris ed i fratelli John e Clarence Anglin, che l’11 giugno 1962 riuscirono ad uscire dalle loro celle, attraverso l’impianto di ventilazione (lasciando dei manichini da loro costruiti sulle brande per cercare di camuffare il più a lungo possibile la fuga) e ad arrivare, servendosi di una zattera e di alcuni giubbotti di salvataggio fatti di impermeabili, fino alla costa, dove fecero perdere definitivamente le loro tracce. Alla fuga avrebbe dovuto anche partecipare un quarto carcerato, Allen West. Quest’ultimo ebbe la sfortuna di essere più grande del buco che aveva costruito, quindi non ebbe scelta che rimanere nel penitenziario. Nessuno ebbe più notizie dei tre fuggitivi e la direzione del carcere, non avendone però mai ritrovato i corpi, negò fermamente la possibilità che fossero riusciti a fuggire dall’isola (e, soprattutto, ad attraversare a nuoto il gelido tratto della baia di San Francisco). Secondo la testimonianza dell’audioguida su Alcatraz, pare che i tre, nel corso di svariati mesi di continuo ed estenuante lavoro, utilizzando un semplice cucchiaio da cucina, riuscirono a realizzare un tunnel sufficientemente largo e profondo da consentire di raggiungere il condotto dell’aria. A questo episodio è ispirato il film Fuga da Alcatraz, con protagonista Clint Eastwood.

Il carcere fu chiuso il 21 marzo 1963 per gli elevati costi della sua gestione: era infatti necessario il trasporto sull’isola di alimenti, acqua potabile e indumenti.

Fonte: Biografieonline-Wikipedia