Barack Obama Vladimir Putin gettano basi nuova guerra fredda?

Come finire la propria amministrazione se non con un atto eclatante come espellere i diplomatici russi dagli States e forse gettando così basi per una nuova guerra fredda, Barack Obama, in attesa di passare le consegne a Donald Trump non ha pensato due volte e forse con cognizione di causa nell’espellere i diplomatici russi, con l’accusa di non aver agito con coerenza con il loro protocollo consolare, e cioè interferendo i servizi segreti russi che avrebbero manipolato l’esito del voto alle elezioni presidenziali dell’8 novembre scorso e con la vita democratica di alcuni Paesi europei; una decisione quella di Obama che potrebbe portare a conseguenze che già si sono viste in un tempo lontano, non distensione fra le due grandi potenze mondiali ma sembrano gettino le basi per una nuova guerra fredda; Vladimir Putin al riguardo ha reagito infastidito, della notizia dell’espulsione, dichiarando che le sanzioni adottate sono del tutto ingiustificate.

Potrebbe essere stato l’ultimo atto ufficiale dell’amministrazione guidata da Barack Obama, in attesa del prossimo passaggio di consegne con il neo-presidente eletto Donald Trump, ma è sicuramente destinato ad avere ripercussioni a lungo termine: è infatti delle ultime ore la notizia delle decisione del Presidente degli Stati Uniti di espellere ben 35 diplomatici russi, dando loro 72 ore di tempo per lasciare il suolo americano e fare ritorno a Mosca per aver agito in modo incoerente “con il loro status consolare”.

La netta presa di posizione è legata alla querelle che, da alcune settimane, tiene banco Oltreoceano e riguarda le presunte interferenze dei servizi di intelligence russi che, attraverso alcuni hackeresperti, avrebbero provato ad influenzare l’esito del voto delle elezioni presidenziali dello scorso 8 novembre.

La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha sorpreso non solamente Vladimir Putin, ma lo stesso Donald Trump che, in campagna elettorale, aveva parlato del ripristino delle relazioni diplomatiche con la Russia come uno dei punti principali del suo programma di Governo. Se il leader del Cremlino ha reagito con fastidio alla notifica dell’espulsione, aggiungendo anche che si tratta di sanzioni ingiustificate che non possono essere accettate dalla Russia, più misurata è stata invece la reazione del magnate originario di New York. Il neo-presidente si è infatti limitato a dire che “bisogna superare questa situazione”, non commentando invece quanto detto da Obama a proposito degli “indizi” secondo i quali la Russia starebbe ancora interferendo con la vita democratica di altri Paesi europei: tuttavia, il tycoon ha promesso che nei prossimi giorni, “nell’interesse del Paese”, incontrerà i vertici dell’intelligence russa per sentire la loro versione dei fatti.

Intanto, stando a quanto si apprende, nel mirino di Obama sarebbero finiti anche Evgeniy Bogachev e Aleksey Belan, due noti cyber-criminali ritenuti responsabili di un’illecita intrusione nei server di alcune importanti compagnie finanziarie americane.

Fonte: Befan