Brexit Nessun visto turistico per gli europei

Brexit Nessun visto turistico per gli europei

Le trattative tra il Regno Unito e l’Unione Europea per il divorzio proseguono.

Il nodo visti di accesso nei rispettivi Paesi.

Secondo quanto riportato dalla BBC, il Governo britannico a guida Theresa May, sarebbe orientato per l’obbligo dei visti di entrata nel Regno Unito solo per alcune categorie (Lavoratori, studenti e chi vorrebbe trasferirsi stabilmente) mentre sarebbero esclusi i turisti.

Il Governo britannico ha deciso anche per un periodo di transizione, dopo l’uscita ufficiale del Regno Unito dall’Unione Europea (Marzo 2019) in cui tutti i cittadini europei che vorranno risiedere in territorio britannico per questioni lavorative, potranno registrarsi presso l’Home Work e basta, senza incorrere in sanzioni amministrative.

Una linea, questa delle concessioni dei visti che ha già fatto mettere in allarme i sostenitori della Brexit, in particolar modo, l’ex Leader del Partito Ukip (Massimo sostenitore della Brexit) Nigel Farange.

L’ex politico dell’Ukip, Nigel Farange ha dichiarato che con questa decisione, il Governo britannico si è nuovamente ‘inchinato’ al volere dell’Unione Europea, mettendo in secondo piano gli interessi dei cittadini britannici.

Di parere contrario Andrew Bridgen (Deputato conservatore ed euroscettico). Per lui l’obbligo del visto turistico non avrebbe senso e anzi, potrebbe essere anche controproducente per il turismo: “Le stesse restrizioni varrebbero poi per i britannici che visitano il Continente, vi sembra possibile avere un sistema di visti per fare un fine settimana a Parigi?”.

Alla fine come non darli ragione?

L’obbligo di visto per i turisti sarebbe un’arma a doppio taglio, sia per il Regno Unito sia per l’Unione Europea.