Elvis Presley 40 anni! Il Re è vivo! Il Re è morto!

Elvis Presley 40 anni! Il Re è vivo! Il Re è morto!

Il 16 agosto nel 1977 moriva all’età di 42 anni il Re del Rock, Elvis Presley. Una morte improvvisa che fece piombare il mondo della musica in uno stato di shock prolungato e profondo.

Elvis Presley era divenuto il personaggio più famoso e importante del panorama musicale statunitense e internazionale dal dopoguerra a quel momento. Amato da milioni di fans in ogni angolo del pianeta.

Venerato quasi come un dio pagano, a tal punto che dopo la sua morte sono iniziate a circolare svariate teorie complottistiche che affermavano che il Re era ancora vivo vegeto, nascosto in qualche angolo remoto della Terra.

Forse lo shock per la morte improvvisa di Elvis, potrebbe essere stata all’origine di queste teorie complottistiche relative al suo decesso. Il Re non è l’unico (Secondo queste teorie) ad avere inscenato la sua morte per potersi rifare una vita normale lontana dai riflettori e dalla fama.

E come sempre ritornano nel giorno della sua morte ma quali sono le ‘prove’ che indicherebbero la messinscena della morte di Elvis? Ecco alcune di queste.

1. Il nome errato nella tomba di Elvis. Infatti, il nome completo del Re è Elvis Aron Presley, ma nella lapide ci sono 2 ‘a’. Da Aron ad Aaron. Un segno (Per i complottisti) che il padre sapesse che il figlio fosse ancora vivo;
2. La differenza del peso nei 2 rispettivi certificati di morte. Certificati emessi a distanza di 2 mesi, l’uno dall’altro;
3. Il mistero delle 2 bare. La prima bara era di 90 kg, peso inferiore al corpo del Re (Il peso di Elvis alla sua morte era di 158 Kg), quindi non poteva assolutamente contenere il cadavere. La seconda bara pesava 400 Kg. E qui i complottisti hanno dato il meglio, affermando che quel peso fosse dovuto alle apparecchiature che servivano a non fare sciogliere la statua di cera di Elvis, sistemata al posto del vero cadavere;
4. La firma sul certificato di morte. Una firma eseguita dallo stesso Elvis Presley, secondo alcuni confronti con dediche e autografi del Re;
5. La fuga in Brasile. Neppure 2 ore dopo il ritrovamento del corpo di Elvis, John Burrows comprava in contanti un biglietto di sola andata per Buenos Aires e quindi? John Burrows era uno dei tanti pseudonimi utilizzati dallo stesso Elvis Presley durante la sua vita.

La lista delle ‘prove’ a favore della teoria complottistica è ancora lunga. Teoria che ricomparirà a ogni anniversario ma il Re è morto fisicamente il 16 agosto del 1977 ma Lui continuerà a vivere attraverso le sue canzoni, la sua musica, il suo mito e i suoi fans sparsi in tutto il mondo. Che poi abbia o no inscenato la sua morte, ha veramente poca importanza. Lui è il Re. Lui è immortale!