Giovanni Pascoli – Il gelsomino notturno

Nel post di oggi vi propongo la bellissima poesia “Il gelsomino notturno” di Giovanni Pascoli.

Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) è stato un poeta e accademico italiano, figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento.

Giovanni Pascoli è stato uno dei più importanti poeti decadenti italiani.

La poesia Il gelsomino notturno, fa parte della raccolta i Canti di Castelvecchio del 1903.

Pascoli dedicò la poesia all’amico Gabriele Brtiganti, in occasione delle sue nozze.

La lirica è composta da sei quartine di novenari, a rima alternata.

Testo: Giovanni Pascoli – Il gelsomino notturno

E s’aprono i fiori notturni,

nell’ora che penso ai miei cari.

Sono apparse in mezzo ai viburni

le farfalle crepuscolari.

Da un pezzo si tacquero i gridi

là sola una casa bisbiglia.

Sotto l’ali dormono i nidi,

come gli occhi sotto le ciglia.

Dai calici aperti si esala

l’odore di fragole rosse.

Splende un lume là nella sala.

Nasce l’erba sopra le fosse.

Un’ape tardiva sussurra

trovando già prese le celle.

La Chioccetta per l’aia azzurra

va col suo pigolio di stelle.

Per tutta la notte s’esala

l’odore che passa col vento.

Passa il lume su per la scala;

brilla al primo piano: s’è spento…

è l’alba: si chiudono i petali

un poco gualciti; si cova,

dentro l’urna molle e segreta,

non so che felicità nuova.

Pubblicato da Jagming

Installatore elettromeccanico, musicista, blogger, amante della natura, degli animali ed appassionato di fitoterapia