Matteo Salvini non tradisce Silvio per Di Maio

Matteo Salvini non tradisce Silvio per Di Maio

La trattativa per la formazione del nuovo Governo tra il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico sarebbe a buon punto, secondo il Presidente della Camera Roberto Fico e il Segretario reggente Dem Martina. La decisione però sarà presa il 3 maggio durante la Segreteria Nazionale del Partito Democratico.

Però molti pensano a un nulla di fatto a causa dell’ex Segretario Nazionale Dem Matteo Renzi, da sempre contrario a un’alleanza governativa con il Movimento Cinque Stelle e che avrebbe ancora la maggioranza del Partito. Quini il 3 maggio prossimo ci sarà la conta Dem e si saprà se il Partito Democratico è ancora in mano a Matteo Renzi.

Il Centro Destra spera ancora

Nel frattempo, nel Centro Destra si continua a sperare in un incarico formale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione del nuovo Governo a guida leghista e in caso contrario, come dichiarato Matteo Salvini: “Senza Governo al voto entro l’estate”.

Il leader della Lega Matteo Salvini, durante il suo tour elettorale in Friuli Venezia Giulia per le Regionali che si svolgeranno domenica prossima, ha dichiarato che: “Le percentuali di un Governo tra PD e 5Stelle sono pari a zero: è un accordo contro natura e soprattutto una presa in giro agli italiani. Fossi un elettore dei 5Stelle, avrei o problemi o vergogna: però ognuno fa le proprie scelte”.

Diciamo che la base grillina si è già fatta sentire attraverso il ‘Blog delle Stelle’ e il verdetto è stato Sì a un Governo Giallo-Verde e un No secco al Governo con il Partito Democratico. Ma il capo politico 5Stelle, Luigi Di Maio è stato chiaro. Il forno con la Lega è chiuso e mai con Silvio Berlusconi.

Gli appelli di Di Maio a Salvini per lasciare Silvio Berlusconi sono andati a vuoti e Salvini continua a rimarcare la sua alleanza e fedeltà al suo alleato storico Forza Italia: “I giornali di oggi (27 aprile N.d.A.) dicono che lunedì lascerò Berlusconi? Capisco perché vendono sempre di meno. Non è vero che accadrà. Non vedo perché dovrei cambiare idea ogni quarto ‘dora: non faccio come Renzi o Di Maio. Mi presento alle elezioni con una squadra e vado avanti con quella squadra”.