Ricordando Mick Ronson: David Bowie – Queen Bitch /Testo, traduzione e video

Il 29 aprile 1993 moriva il grande Mick Ronson. In suo ricordo, vi posto il brano di David Bowie “Queen Bitch”, con testo, traduzione e video.

25 anni fa moriva Mick Ronson.

Michael “Mick” Ronson (Kingston upon Hull, 26 maggio 1946 – Londra, 29 aprile 1993) è stato un chitarrista glam rock inglese, conosciuto prevalentemente come collaboratore negli arrangiamenti di David Bowie e del suo gruppo musicale The Spiders from Mars nonché per aver coprodotto insieme a quest’ultimo il secondo album solista di Lou Reed, Transformer.(Fonte Wikipedia)

Mick Ronson è stato un chitarrista straordinario, molto dotato tecnicamente, ma anche sperimentatore di suoni.

Mi spiace che spesso questo chitarrista venga un pò snobbato per i soliti nomi, ma il suo apporto alla musica rock è stato fondamentale.

Pensate al suo periodo nei The Spiders from Mars di Bowie, assoli spettacolari, dove il rock, il blues, la psichedelia aprivano a quello che anni dopo sarebbe diventato il Punk.

Ho scelto proprio “Queen Bitch” per far sentire quel suono di Ronson, che quasi una decennio dopo sarebbe stato il sound del Punk Rock.

Queen Bitch è un brano musicale scritto dall’artista inglese David Bowie, decima traccia dell’album Hunky Dory del 1971. Nel 1974 venne pubblicato due volte su 45 giri, come lato B di Rebel Rebel e di 1984, quest’ultimo uscito negli Stati Uniti. Il brano si trova al secondo posto nella classifica delle 20 migliori canzoni glam rock del quotidiano inglese The Guardian, dopo Hot Love dei T. Rex. (Fonte Wikipedia)

 

Testo: David Bowie – Queen Bitch

I’m up on the eleventh floor
And I’m watching the cruisers below
He’s down on the street
And he’s trying hard
to pull sister Flo
My heart’s in the basement
My weekend’s
at an all time low

‘Cause she’s hoping to score
So I can’t see her
letting him go
Walk out of her heart
Walk out of her mind

She’s so swishy in her satin and tat
In her frock coat
and bipperty-bopperty hat
Oh God, I could do better than that

She’s an old-time ambassador
Of sweet talking, night walking games
And she’s known in the darkest clubs
For pushing ahead of the dames
If she says she can do it
Then she can do it,
she don’t make false claims
But she’s a Queen,
and such are queens
That your laughter
is sucked in their brains
Now she’s leading him on
And she’ll lay him right down
But it could have been me
Yes, it could have been me
Why didn’t I say,
why didn’t I say, no, no, no

She’s so swishy in her satin and tat
In her frock coat
and bipperty-bopperty hat
Oh God, I could do better than that

So I lay down a while
And I look at my hotel wall
Oh the cot is so cold
It don’t feel like no bed at all
Yeah I lay down a while
And I look at my hotel wall
But he’s down on the street
So I throw both his bags down the hall
And I’m phoning a cab
‘Cause my stomach feels small
There’s a taste in my mouth
And it’s no taste at all

It could have been me
Oh yeah, it could have been me
Why didn’t I say,
Why didn’t I say, no, no, no

She’s so swishy in her satin and tat
In her frock coat
and bipperty-bopperty hat
Oh God, I could do better than that

Traduzione:

Sono su all’undicesimo piano
Che guardo lo struscio di sotto
Lui è giù nella strada
E cerca faticosamente
di rimorchiare sorella Flo
Il mio cuore è in cantina
Il mio fine settimana
è una depressione totale

Perché lei cerca di farselo
Non posso immaginare
che se lo lasci scappare
Fuori dal suo cuore
Fuori dalla sua mente.

E’ così attraente nel suo satin coi fronzoli
Con la sua redingote
e il cappello fru-fru
Dio, io potrei fare di meglio.

E’ un’ambasciatrice d’altri tempi
Dal linguaggio squisito, rimorchi notturni
Ed è conosciuta nei club più malfamati
Per come si sa fare strada tra le dame
Se dice che può farlo
Allora può farlo,
non si dà tante arie
Perché è una Checca,
e le checche sono così
La vostra ilarita’
è risucchiata nel loro cervello
Ora è lei che lo tiene in pugno
E lo stenderà ben bene
Ma avrei potuto essere io
Sì, avrei potuto essere io
Perché non l’ho detto,
perché non l’ho detto, no, no, no.

E’ così attraente nel suo satin coi fronzoli
Con la sua redingote
e il cappello fru-fru
Dio, io potrei fare di meglio.

Così me ne sono stato disteso per un po’
E ho fissato il muro dell’albergo
La branda è così fredda
Che non sembra neanche un letto.
Oh, me ne sono stato disteso un po’
E ho fissato il muro dell’albergo
Ma lui è giù in strada
Così ho sbattuto le sue valigie giù nella hall
E telefonerò a un taxi
Perché ho una morsa allo stomaco
C’ è un sapore nella mia bocca
E non è affatto un sapore

Avrei potuto essere io
Sì, avrei potuto essere io
Perché non l’ho detto,
perché non l’ho detto, no, no, no.

E’ così attraente nel suo satin coi fronzoli
Con la sua redingote
e il cappello fru-fru
Dio, io potrei fare di meglio.

Video Youtube: Queen Bitch – David Bowie

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Pubblicato da Jagming

Installatore elettromeccanico, musicista, blogger, amante della natura, degli animali ed appassionato di fitoterapia