Mikonos Isola greca del divertimento meta vacanziera ambita dagli italiani

Mikonos Isola greca del divertimento meta vacanziera ambita dagli italiani

Mykonos o Micono  (in greco Μύκονος) è un’isola greca delle Cicladi, situata nelle vicinanze di Tinos, Syros, Paros e Nasso. Ha una superficie di 86 km² e il suo punto più elevato raggiunge i 341 m sul livello del mare; nella mitologia greca Micono è la sede della mitica battaglia svoltasi fra Zeus e i Titani e il suo nome deriverebbe da quello di Mykons, nipote di Febo.

Secondo recenti scoperte, l’isola sarebbe stata sede di tribù carie nel Neolitico. La tradizione fa riferimento a popolamenti dei lelegi e poi di egizi, fenici e cretesi. I resti archeologici indicano che l’isola è stata abitata dagli antichi popoli della Ionia già dalla prima parte dell’XI secolo a.C. Nella fase conclusiva delle Guerre Persiane (478-477 a.C.), Micono entrò a far parte della Lega delio-attica.



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Cosa vedere:  

Matoyanni Street, famosa per la sua movida e shopping, è  una via stretta e lunga che comincia vicino il porto vecchio e arriva fin quasi a Little Venice, quartiere dell’isola così chiamato per via delle case a filo d’acqua come a Venezia,  uno dei luoghi simbolo della “Chora” (termine greco che indica, grosso modo, il centro urbano della città).

La Chiesa di Panapagia Paraportiani, La chiesa ortodossa più famosa di Mykonos si trova nel quartiere di Kastro, poco distante da Little Venice. Panagia Paraportiani è il singolare esito architettonico della fusione di quattro piccole chiese costruite l’una vicina all’altra dal XV al XVII secolo (i loro nomi: Agios Sozontas, Agioi Anargyroi, Agia Anastasia, Agios Efstathios).

I suoi famosissimi Mulini, costruiti nel XVI secolo, per oltre 400 anni i mulini di Mykonos hanno rappresentato una voce fondamentale nell’economia del territorio. La macinazione del grano coltivato sull’isola non serviva solo a soddisfare il fabbisogno interno ma apriva alla popolazione rotte importanti nel commercio estero di farina.

Il Faro di Armenistis,  chi sente il bisogno di scappare dalla movida sfrenata di Mykonos corre quassù a godere del paesaggio e di uno dei tramonti più belli al mondo. La strada è sterrata; la struttura un rudere; ma non importa: il faro Armenistis regala un panorama davvero unico.

Il piccolo villaggio di Ano Mera, l’isola di Delo, i Musei, le sue incantevoli spiagge sono i posti da vedere, da conoscere per approfondire la cultura di questa splendida isola, e per chi ama immergersi nelle acque azzurre di questo mare Mikonos non è solo mare, spiagge, surf e by night. Un altro segmento turistico importante è il diving dove ogni anno sono migliaia gli appassionati che scelgono l’isola per la spettacolarità delle sue immersioni.

La sua cucina: cominciamo subito col dire che nella cucina di Mykonos olio d’oliva, verdure, origano, aglio, basilico e tutti gli altri ingredienti della dieta mediterranea la fanno da padrone. Idem anche con il pesce, rigorosamente freschissimo. Nei ristoranti di Chora abbondano grigliate e fritture di pesce come solo nella migliore tradizione mediterranea. Le cose cambiano un po’ con la carne, dove è più forte l’influenza turca anche se il livello dei piatti rimane assolutamente eccelso: da provare l’agnello al forno (kleftiko) e alla brace (souvlaki), senza dimenticare il mitico gyros (simile al kebab turco), accompagnato dalla pita, il pane tondo e schiacciato molto diffuso in Grecia e in tutto il Medioriente. Quanto al vino c’è la retsina, il vino da tavola greco, anche se gli abitanti di Mykonos bevono con altrettanto gusto l’ouzo, liquore al gusto di anice spesso consumato negli apertivi prima di pranzo e cena. Il formaggio locale, poi, è una vera e propria eccellenza: stiamo parlando del kopanisti, formaggio di latte misto (pecora, vacca, capra) dal gusto deciso e piccante. Viene prodotto anche sulle altre isole dell’arcipelago delle CIcladi anche se, a giudizio quasi unanime, quello di Mykonos è il più buono di tutti. Naturalmente essendo una località turistica a vocazione cosmopolita a Mykonos la cucina è internazionale. Insomma, si mangia e, soprattutto, si beve di tutto in ossequio a quello spirito dionisiaco che ha fatto le fortune economiche dell’isola. Perciò, mangiate, bevete e divertitevi, ma con moderazione!

Quando andare:  dalla metà di luglio e per tutto agosto Mykonos è un’isola sfrenata. Gli eccessi sono la regola; l’isola è frequentata soprattutto da giovani (molti gli italiani) che trascorrono le proprie giornate tra spiaggia e discoteca senza soluzione di continuità. Perciò se siete alla ricerca (anche) d’altro, meglio scartare questo periodo dell’anno. Un’altra ragione per evitare Mykonos ad agosto è il meltemi (μελτέμι in greco). È un vento fresco che soffia lungo le coste della Grecia e della Turchia. Accompagna tutta la stagione estiva dell’arcipelago delle Cicladi, ma ad agosto diventa particolarmente fastidioso. Per il resto, non ci sono particolare controindicazioni. Se quel che cercate è proprio il caos e le atmosfere agostane farete bene a non seguire il mio consiglio. Se invece agosto è l’unico periodo disponibile e desiderate visitare la Grecia potete destinare a Mykonos lo spazio di un weekend. In questo caso, tre giorni all’insegna della movida possono essere perfino salutari.

Fonte: Wikipedia-Cosafare