Nepal viaggio tra natura e spiritualità quando andare cosa vedere

Nepal: viaggio tra natura e spiritualità,  quando andare cosa vedere

Nepal: fare un viaggio in questo splendido Paese significa inoltrarsi tra natura e spiritualità, arricchendo non solo la nostra mente ma anche l’anima.

La storia del Nepal si perde anticamente nel mito. I primi abitanti documentati della valle di Kathmandu furono i Licchavi (VIII secolo a.C.), cui seguirono i Thakuri (IX-XII secolo d.C.) ed i Malla (XIII-XVIII secolo).



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L’unificazione del paese avvenne nel 1768 ad opera di Prithvi Narayan Shah, capostipite dell’ultima dinastia regnante. Nel corso del XIX secolo il Nepal si scontrò sia con la Cina sia con l’India britannica, riuscendo a conservare l’autonomia in cambio di tributi e cessioni territoriali. Nel 1846 il generale Jang Bahadur Rana ordì un colpo di Stato che permise alla propria famiglia di tenere le redini del governo nepalese per oltre un secolo, confinando la dinastia Shah ai margini della politica nazionale.

Negli anni compresi tra il 1947 ed il 1951 il movimento democratico rovesciò la famiglia Rana con il supporto dell’India, consentendo al re Tribhuvan il ritorno dall’esilio. A questi succedette il figlio Mahendra che nel 1962 bandì i partiti politici ed instaurò il sistema di governo dei panchayat (“consigli dei cinque”).

Il successivo monarca, Birendra, proseguì la politica del padre vedendosi costretto dopo le proteste popolari (Jana Andolan, movimento popolare) del 1990 a concedere le elezioni. Egli fu assassinato dal figlio Dipendra nel 2001 insieme ad altri membri della famiglia reale. In tale occasione Gyanendra, fratello minore di Birendra, fu tra i pochi sopravvissuti e salì al trono pochi giorni di seguito.

Nel 2005 Gyanendra licenziò il governo ed assunse direttamente il potere esecutivo, cui rinunciò l’anno seguente per via di una nuova ondata di malcontento popolare (Loktantra Andolan, ossia movimento democratico). Da tali fatti scaturì la decisione di trattare con il movimento rivoluzionario di ispirazione maoista.

Nel 2006 i maoisti e il Governo nepalese raggiunsero un accordo per una Costituzione provvisoria, aprendo la via del governo e del Parlamento anche ai ribelli.

La legislatura ad interim ha portato all’elezione di un’Assemblea Costituente in seno alla quale è stato discusso sia della forma di stato che della forma di governo che il Nepal dovrà adottare.

Nel 2007 è stato approvato dal parlamento un emendamento costituzionale che ha costituito di fatto il primo passo per la trasformazione del Nepal in una Repubblica federale

Le ultime elezioni sono avvenute nel 2008 sancendo, con 220 seggi su 601, la netta vittoria del partito maoista.

Dopo 240 anni di monarchia, il 28 maggio 2008 è stata proclamata la Repubblica.

Il 25 aprile 2015, un violento terremoto di magnitudo 7,8 ha provocato 8617 vittime accertate.

Quando andare: il tempo influisce notevolmente sul paesaggio e sulle condizioni in cui si effettuano le escursioni, quindi è indispensabile sapere a quali condizioni meteorologiche si va incontro nei vari mesi dell’anno. I periodi migliori per andare in Nepal sono l’inizio della stagione secca, tra ottobre e novembre, quando la visibilità è ottima, la vegetazione è rigogliosa e le temperature sono miti; e la fine della stessa stagione secca, tra febbraio ed aprile: in questi mesi la visibilità è un po’ disturbata dalla polvere, ma si possono vedere i fiori più belli e le temperature sono ottimali.

Sconsigliamo invece dicembre e gennaio per le temperature rigide, e il periodo tra maggio e settembre a causa del caldo e delle forti piogge portate dai monsoni.

Cosa vedere: una delle attrazioni da non perdere è senz’altro la capitale, Kathmandu: la città è immersa in una valle ricca di siti di interesse storico e religioso, come il famoso Tempio di Swayambhunath, il tempio buddhista più antico del paese, conosciuto anche comeTempio delle Scimmie. Nei pressi della città si trova anche l’antico ed affascinante Palazzo della Kumari, costruito in onore della dea Kali.

Per quanto riguarda la città vera e propria, da non perdere sono il Palazzo Reale, le sue piazze e i suoi numerosi templi, e Durbar Square, il cuore pulsante di Kathmandu. Nella valle si trova anche Patan, la cui piazza principale, anch’essa chiamata Durbar Square, è la più bella del Nepal: qui si possono visitare il Tempio di Jagannarayan, con il tetto a due ordini, e il Golden Temple, presumibilmente il più antico della città, protetto da tartarughe sacre che si aggirano nel cortile.

Non lontano, sempre nella valle di Kathmandu, si trova anche la città di Bhaktapur, dove potrete visitare il Tempio di Nyatapola, il più alto della valle, la Durbar Square della città, più vasta di quella di Kathmandu, ed osservare i vasai all’opera nella Potter’s Square. In queste città dal fascino medievale e dagli antichi templi si sta pian piano facendo strada la modernità, che per il momento non ne ha intaccato l’essenza e le tradizioni; anzi, da pochi anni è stato aperto anche in Nepal il turismo alle coppie omosessuali, importante segnale di modernizzazione della società.

Oltre alle interessanti città, in un tour del Nepal non può mancare la visita delle sue imponenti montagne: il Paese si trova ai piedi della catena dell’Himalaya e vanta otto delle quattordici vette più alte del mondo. Qui è possibile fare trekking ammirando l’Everest, l’Anapurna, il Lothse ed il Makalu: un’emozione davvero unica e irripetibile.

Un’altra meraviglia della natura è rappresentata dal Royal Chitwan National Park, dove potrete ammirare rinoceronti indiani, tigri del Bengala, orsi, cervi, leopardi e coccodrilli nel loro habitat naturale. Questo splendido parco si trova nella regione del Terai, dove si possono ammirare panorami mozzafiato fatti di alte montagne innevate, ma anche di dolci pianure subtropicali. Qui è possibile visitare anche la vivace città di Janakpur, sempre colma di turisti e di luoghi da visitare tra cui templi, laghi e rifugi per pellegrini.

Fonte: Wikipedia – ViaggiNanopress