Niccolò Pietro, figlio di due donne e bebè simbolo

Niccolò Pietro, figlio di due donne e bebè simbolo

Niccolò Pietro è il primo bebè nato da una coppia omogenitoriale a essere stato registrato in Italia. Ciò è stato reso possibile dalla lunga lotta portata avanti dalle sue due mamme con l’appoggio del Sindaco Chiara Appendino. Il bebè, partorito all’ospedale Sant’Anna di Torino, a dieci giorni è stato iscritto al Municipio. Il piccolo, è stato concepito in Danimarca grazie alla fecondazione assistita mentre la gravidanza è stata portata avanti da Chiara Foglietta con accanto, la sua compagna, Michela Ghisleni nel nostro Paese.

Niccolò Pietro, il neonato simbolo di una grande vittoria civile

E’ la prima volta che in Italia, il figlio di una coppia omogenitoriale e nato nel nostro paese è stato iscritto al municipio. E’ quanto accaduto a Niccolò Pietro figlio di una coppia Lgbt. La battaglia per arrivare a questo risultato è stata complessa. Chiara Foglietta è una consigliera comunale del Partito Democratico e attivista del movimento Lgbt; la donna, ha chiesto e ottenuto l’appoggio del Sindaco della città piemontese, Chiara Appendino. Quest’ultima, pur di far riconoscere il bambino come figlio di due mamme, si è detta pronta a picconare le attuali norme esistenti sulla delicata questione. E a fare lo stesso per altre famiglie che si trovano nella stessa situazione.

Niccolò Pietro e la lotta per i diritti negati

Chiara Foglietta, Michela Ghisleni e il Sindaco Appendino sperano che questa vittoria possa costituire un precedente nel riconoscimento legale dei figli delle coppie Lgbt. Chiara Foglietta, prima di ricevere l’appoggio del Sindaco, infatti, si era vista rifiutare la sua richiesta di riconoscimento del piccolo Niccolò. Nonostante la sua compagna Michela Ghisleni, avesse firmato l’atto di assunzione di responsabilità genitoriale.

L’appoggio fondamentale del sindaco Appendino

Chiara Appendino, dopo aver pubblicamente affermato che quello di Niccolò Pietro, è il primo caso di riconoscimento in Italia di un figlio di due donne, è stata contestata dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Il Sindaco di Napoli ha replicato che il primato spetta alla sua Amministrazione perché già tre anni fa aveva riconosciuto un bambino di nome Ruben. La vera differenza però, sta nel fatto che il piccolo fu partorito in Spagna. La sua pratica, fu poi sanata nel nostro paese.