L’animale fa parte del gruppo degli oviraptorosauri, creature piumate e crestate molto simili a uccelli, munite di becco e grandi come pecore, incapaci di volare. È stato chiamato Tongtianlong limosus (letteralmente “dragone fangoso sulla strada per il Paradiso”) per le curiose circostanze in cui si pensa sia rimasto ucciso: il collo inarcato, il capo sollevato in alto e le ali allargate come nel tentativo di divincolarsi da qualcosa fanno pensare che l’animale stesse cercando di liberarsi da una palude di fango.
Le cariche esplosive usate dagli operai per far saltare le rocce hanno compromesso una parte dello scheletro, ma al di là della sua fine, è l’età del fossile a destare interesse. Vissuto tra i 72 e i 66 milioni di anni fa, il dragone è una fotografia dell’ecosistema appena precedente l’impatto dell’asteroide di Chicxulub, che 66 milioni di anni fa decretò la scomparsa dei dinosauri.
Le sue caratteristiche dimostrano che ancora a quell’epoca queste creature si stavano diversificando: solo a Ganzhou sono state trovate, con questa, 6 diverse specie di oviraptorosauri; certamente altre scoperte si faranno in questa scienza che ci illustra le nostre origini e l’evoluzione non solo della Terra ma anche dei suoi abitanti sia umani che animali, questa ulteriore scoperta in Cina ci porta indietro di milioni di anni dove il nostro immaginario vaga con la fantasia e dove anche l’industria cinematografica ha prodotto pellicole straordinarie, con effetti quasi realistici e fantastici su questo argomento.
Fonte: Focus