Peter Nirsch serial killer con 520 vittime detiene il triste primato Biografia

Peter Nirsch serial killer con 520 vittime detiene il triste primato. Biografia.

Tra la classifica dei serial killer con più vittime, questo triste primato lo detiene Peter Nirsch con 520 barbari assassini perpetrati a sangue freddo, lo seguono: PEDRO ALONSO LÓPEZ: 310 VITTIME. (1948 – vivente?), JOHN JOHNSON: 300 VITTIME. (1824-1900), ERZSÉBET BÁTHORY: 100-400 VITTIME. (1560-1614), LUIS ALFREDO GARAVITO: 147 VITTIME. (1957 – vivente), GILLES DE RAIS: 140 VITTIME. (1405-1440), THUG BEHRAM: 125 VITTIME. (1765-1840), LIU PENGLI: OLTRE 100 VITTIME. (?-115 a.C.), AHAYA SECOFFEE: 86 VITTIME. (1710-1783), DANIEL BARBOSA CAMARGO: 72 VITTIME. (1930-1994); individui che hanno commesso atrocità su esseri umani, uccidendoli senza alcuna pietà.

La biografia di Peter Nirsch: si trasferì in Franconia (regione tedesca che comprendeva alcune zone a nord della moderna Baviera, alcune zone a sud dell’attuale Thuringia e una zona nordorientale della Baden-Württemberg) nel 1580, una volta stabilitosi in Franconia, uccise la moglie in stato di gravidanza profanandone il corpo, aprì il ventre della donna estraendo il feto, dopodiché praticò un’incisione sulla piccola creatura per estrarne il cuore e mangiarlo: tale esperienza antropofaga gli piacque molto.

Quello non era il suo primo omicidio, nella zona attorno al fiume Reno, l’uomo uccise circa 200 persone, tra le quali nove donne incinte. Nel Württemberg ne uccise altre 123, poco dopo si spostò nella zona di Ulm e Augusta, fino ad arrivare nell’area del Danubio. Nel suo viaggio di morte giunse anche in Austria, dove uccise altre cinque donne incinte, e attorno alla zona di Praga e nella Boemia, dove uccise 140 persone, tra cui altre otto donne incinte.

Tornato in Germania, a Ratisbona, viaggiò diretto verso Norimberga, durante il tragitto però si fermò nella cittadina di Neumarkt, (a 5 chilometri da Norimberga) dove affittò una stanza in una locanda per passarvi un paio di giorni. L’uomo si recò ai bagni pubblici per lavarsi, lasciando i propri averi – contenuti in una gran sacca – al proprietario della locanda: fu proprio li che venne identificato da due persone che lo riconobbero da due dita storte e dalle evidenti cicatrici che l’assassino aveva sul corpo, la più evidente era quella sulla mascella.

I due uomini seguirono Peter Nirsch fino alla locanda, dove si fecero mostrare dal proprietario il contenuto della sacca, tra le tante cianfrusaglie furono ritrovati alcuni oggetti usati come rituali magici. Venne subito avvisato il sovraintendente della città, che prontamente fece arrestare Nirsch inviando otto soldati. Sottoposto ad interrogatorio, a partire dal 16 settembre del 1581 l’imputato subì delle torture: gli vennero incise delle ferite poi ricoperte con olio e piombo bollente, oltre a varie ustioni su tutto il corpo e gli furono poi fratturate gambe e braccia.

Dopo la lenta agonia, Nirsch confessò tutti i suoi crimini, venne ritenuto colpevole di 520 omicidi e condannato a morte tramite squartamento. Il 18 settembre 1581 venne ucciso e il suo cadavere fatto a pezzi, i suoi resti furono appesi a quattro pali ubicati in quattro zone diverse della città  Nirsch arrivò a perpetrare tali azioni macabre ed efferate, oltre a causa di un grave disturbo mentale, anche grazie ad alcune credenze che aveva acquisito tramite dei rituali di magia nera, molto probabilmente credeva che tali rituali (l’uccisione di donne incinte e la conseguente morte del feto) lo potessero proteggere recandogli benessere.

Fonte: Wikipedia