Stato fantoccio Popolo Italiano subordinato Controllato egemonizzato

Stato fantoccio:  popolo italiano subordinato, controllato ed egemonizzato

Essere stati ed essere governati da un governo fantoccio si è diventati un popolo subordinato, controllato ed egemonizzato da un sistema non voluto ma imposto da un governo vassallo di banche e multinazionali unitamente all’Unione Europea che ha contribuito a renderci schiavi di leggi e contro leggi, imposizioni e balzelli; la storia insegna che fin dall’antichità un regime fantoccio è più gravoso di quello di uno stato satellite o protettorato, il governo attuale, come alcuni del passato è implicato in un collaborazionismo politico assurdo che richiama alla mente la Giudea ai tempi di Erode (vassallo dell’Impero Romano), il Medioevo, l’età rivoluzionaria francese e napoleonica ed infine la seconda Guerra Mondiale.

Il popolo italiano è subordinato alle imposizioni dettate con la dicitura ‘In nome del popolo italiano’ una frase emblematica ma attualmente priva del suo significato più profondo, controllato in ogni suo aspetto,  sia privato che lavorativo, vedi Tito Boeri che intende con i nuovi voucher per i nuovi contratti di prestazione occasionale quando afferma: ‘è un contratto di lavoro che stabilisce minimi retributivi orari, molto diverso dai vecchi voucher: è la prima volta che si introduce una forma di salario minimo’,  ciò che non specifica è che questi voucher saranno pagati a tempo indeterminato, come denunciato dai lavoratori più volte, ha poi aggiunto il Presidente dell’Inps: ‘sarà gestito dall’Inps, noi sapremo tutto del datore e del lavoratore prima che la prestazione venga svolta, potremo fare controlli’; i potenti burattinai, che tirano le fila di noi burattini, metteranno, alla nascita, un microchip nel cervello umano per avere il controllo dell’umanità?

Il popolo italiano è egemonizzato da un regime fantoccio che non permette alcun libertà anche se si sbandiera la parola democrazia troppo facilmente: in Italia vige la libertà di morire di fame, la libertà di emigrare perché la propria nazione non permette di vivere dignitosamente, sia giovani che anziani,  la libertà di soffocare un popolo con le sue origini, le sue tradizioni per far posto ad una generazione che italiana non è,  la libertà di non procreare per la non possibilità di far crescere i propri figli con l’istruzione e il vivere decoroso, la libertà di avere una microcriminalità sempre crescente.

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO… cambiamo questa frase equivoca in IN NOME DI UNO STATO FANTOCCIO!