Tito Boeri ha idee ben precise nella sua testa e continua il suo percorso come un carro armato, lasciandosi alle spalle le eventuali proteste e discussioni che sorgono dopo le sue affermazioni e dichiarazioni, perseguendo i suoi obbiettivi per una riforma previdenziale giusta ed equa, il primo passo lo sta attuando attraverso l’abolizione del privilegio che i sindacalisti si sono assunti e cioè di aumentare negli ultimi anni i contributi per ottenere un vitalizio molto più corposo, un privilegio loro permesso e che Boeri intende annullare con una circolare che partirà nei prossimi giorni, l’Usb ha replicato in un articolo di Affari Italiani alle affermazioni del Presidente dell’Inps dichiarando: no alla demagogia sulle pensioni dei sindacalisti!
Stralcio dell’articolo apparso su Affari Italiani del 9 marzo 2017:
‘No alla demagogia sulle Pensioni dei sindacalisti. Per Usb non si può fare di tutta l’erba un fascio: “Tito Boeri dovrebbe fare nomi e cognomi e rispettive sigle sindacali di chi utilizza questa pratica, perché per quel che ci riguarda Usb non ha mai versato contributi di tal genere”, si afferma in una nota. Il presidente Inps, attacca Usb, ha affermato l’intenzione di intervenire su quelli che ha definito privilegi degli ex sindacalisti (“alla fine della loro carriera hanno versato copiosamente contributi per rimpinguare la loro posizione previdenziale” con l’effetto di aumentare l’importo della pensione percepita, ha affermato Boeri).
“Due le nostre considerazioni: “la prima è che Tito Boeri dovrebbe fare nomi e cognomi e rispettive sigle sindacali di chi utilizza questa pratica, perché per quel che ci riguarda Usb non ha mai versato contributi di tal genere. A prova di ciò riportiamo le cifre percepite mensilmente dai tre pensionati che rivestono la massima carica nel sindacato (Esecutivo nazionale) insieme ad altri 12 componenti in attività lavorativa. Emidia Papi (ex dipendente della provincia) percepisce una pensione netta di 1.335 euro, Nazareno Festuccia (ex dipendente della sanità) 1.640 euro e Fabrizio Tomaselli (ex assistente di volo Alitalia) 2.000 euro.
Tutte Pensioni che si riferiscono alla precedente attività lavorativa e a contributi effettivamente versati”. La seconda considerazione “riguarda invece il fatto che il Presidente Inps dovrebbe interessarsi maggiormente alle Pensioni da fame di tante donne e uomini, piuttosto che farsi propaganda con tematiche demagogiche come questa. Se esiste un problema di questo tipo e se qualcuno (lo ribadiamo, facendo nomi e cognomi) utilizza alcuni istituti previdenziali previsti da una legge evidentemente varata a “ricompensa” per la pace sociale garantita da Cgil, Cisl e Uil, si intervenga subito senza far tanto rumore“.’
Fonte: Affari Italiani