Addio al Premio Oscar Lina Wertmuller. La prima donna nel 1977 a essere candidata all’Oscar per la Regia ma solo nel 2019 le sarà assegnata l’Academy Award alla carriera con la seguente motivazione ‘per il suo provocatorio scostamento dalle norme politiche e sociali trasmesso con coraggio attraverso la sua arma preferita: l’obiettivo della macchina da presa’. E per essere se stessa, appena ricevuto il premio tra le mani, disse: ‹‹ Bisogna cambiare il nome a questa statuetta (…) chiamiamolo con un nome di donna, Anna››.
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Capisce subito che la sua passione è nello spettacolo, infatti, a soli 17 anni si iscrive all’Accademia Teatrale di Piero Sharoff e solo dopo un lungo periodo teatrale e televisivo – Ad esempio regista per lo sceneggiato ‘Il Giornalino di Giamburrasca’ (1964) con Rita Pavone -, intraprenderà la via del cinema con il suo primo film da dietro la macchina da presa: ‘I Basilischi’ (1963). Nel 1977 il suo film con Giancarlo Giannini ‘Pasqualino Settebellezze’ (1975) ottiene diverse candidature all’Oscar come: Miglior Regia (Lina Wertmuller), Miglior Film Straniero, Miglior Attore Protagonista (Giancarlo Giannini) e Migliore Sceneggiatura Originale (Lina Wertmuller) ma purtroppo non riesce a portarsi a casa nessuna statuetta.
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Il vero nome della Wertmuller è Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich e nasce a Roma il 14 agosto del 1928 da una famiglia di origini svizzere e aristocratiche, sposata con lo scenografo, scrittore e artista Enrico Job (1934 – 2008), adottano la figlia Maria Zulima, inoltre è anche zia dell’attore e doppiatore Massimo Wertmuller.
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Foto di copertina: Wash D.C. Oct. 26, 2002 National Italian American foundation dinner
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