Cane antico selvaggio creduto estinto riscoperto in Nuova Guinea

Di lui si erano perdute le tracce da decenni, creduto estinto il più antico cane selvaggio, (Canis dingo hallstromi),  delle montagne della Nuova Guinea, imparentando con i dingo australiani, considerato dai ricercatori come un ‘fossile vivente’, invece la scoperta di una colonia di queste splendide creature è stata ritrovata in Nuova Guinea e fotografata, la spedizione ha confermato la sua esistenza in ottima salute.

Una scoperta che è una gradita conferma: il cane selvatico delle montagne della Nuova Guinea (Canis dingo hallstromi), il più raro e antico canide selvaggio ancora in vita, da molti considerato un “fossile vivente”, non è estinto in natura come si temeva. Una recente spedizione ha rinvenuto una popolazione numerosa e in salute, con cuccioli e femmine incinte, nelle montagne di Puncak Jaya, a 4500 m di quota.

Per la prima volta da mezzo secolo a questa parte, è stato possibile osservare, studiare e fotografare una popolazione di almeno 15 esemplari tra maschi, femmine e prole, completamente isolata dall’uomo e, evidentemente, molto abile a nascondersi: le uniche due foto in tempi recenti risalivano al 2005 e al 2012, e mancava la conferma del DNA, che ora è stato possibile ottenere.

Un’impronta trovata nel fango nel settembre 2016, e attribuita all’elusivo mammifero, ha portato gli scienziati dell’Università della Papua a cercare tra le foreste delle alture dell’isola, dai 3460 metri fino a quasi 4500 metri di quota, dove il canide è al vertice della catena alimentare.

Telecamere nascoste hanno catturato 140 immagini del mammifero, e le analisi del DNA e di materiali fecali hanno confermato il suo legame con il dingo australiano e il cane canoro della Nuova Guinea, di cui il cane selvaggio potrebbe essere progenitore (ma la classificazione tassonomica non è ancora chiara). Secondo evidenze fossili la specie potrebbe essere giunta sull’isola assieme all’uomo – o in maniera indipendente – almeno 6000 anni fa.

Fonte: Focus