Caro bollette gas probabile esoso aumento da ottobre

Caro bollette gas probabile esoso aumento da ottobre del 60%. Una ipotesi parecchio terrorizzante avanzata dall’Istituto ricerche consumo ambiente e formazione, è che dal 1 ottobre la bolletta del gas potrebbe subire un allarmante aumento così descritto: ”guardando alla tendenza dei costi e facendo un confronto con lo stato attuale della situazione (quotazioni di agosto sui mercati all’ingrosso del costo del metano a oltre 200 euro a megawattora ovvero oltre 2 euro a metro cubo; energia elettrica con il prezzo medio unico nazionale a 300 euro a Megawattora) e quella dell’anno scorso (gas mediamente a 125 euro a Megawattora, quando nel 2020 era a 39 euro, e negli anni precedenti mediamente a 60 euro).” (Fonte Rai news)

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L’Ircaf poi spiega: ”Nonostante l’intervento del governo con l’ennesimo decreto Aiuti bis del 6 agosto – spiega l’Ircaf – il quadro che si prospetta è questo. Provvedimenti che, sommati a quelli precedenti di fine 2021 e degli altri tre trimestri di quest’anno, hanno raggiunto i 52 miliardi, ma che saranno insufficienti. Il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre dovrà di nuovo intervenire”.

Dal primo ottobre vedremo “un raddoppio delle bollette”: è questa l’allarmante ipotesi fatta dall’Ircaf (Istituto ricerche consumo ambiente e formazione), guardando alla tendenza dei costi e facendo un confronto con lo stato attuale della situazione (quotazioni di agosto sui mercati all’ingrosso del costo del metano a oltre 200 euro a megawattora ovvero oltre 2 euro a metro cubo; energia elettrica con il prezzo medio unico nazionale a 300 euro a Megawattora) e quella dell’anno scorso (gas mediamente a 125 euro a Megawattora, quando nel 2020 era a 39 euro, e negli anni precedenti mediamente a 60 euro).

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“Nonostante l’intervento del governo con l’ennesimo decreto Aiuti bis del 6 agosto – spiega l’Ircaf – il quadro che si prospetta è questo. Provvedimenti che, sommati a quelli precedenti di fine 2021 e degli altri tre trimestri di quest’anno, hanno raggiunto i 52 miliardi, ma che saranno insufficienti. Il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre dovrà di nuovo intervenire”.

“La spesa annua, per una famiglia tipo, per 1.400 metri cubi – prosegue l’Ircaf – nei primi tre trimestri del 2022 è di 1.382 euro; se confrontiamo la spesa 2022 con il 2020, l’aumento che si registra è del 142%. Il costo di un kilowattora di energia nel domestico tutelato al 30 settembre, riferito al consumo della famiglia tipo di 2700 kilowattora, è di 41,51 centesimi di euro al kilowattora (di cui 31,17 centesimi il costo materia prima). Nell’ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe, stante il prezzo medio unico nazionale attuale fino ai 70 centesimi di euro al kilowattora al primo ottobre, registreremo la seguente spesa: con i primi tre trimestri 2022, pari a 872 euro, sommati all’aumento ipotizzato per il quarto trimestre di 472,5 euro, la spesa tipo ammonterà a 1.344 euro per il 2022, con un aumento di 713 euro. Confrontando la spesa annua prevista per il 2022 con il 2020, l’aumento si attesterà a +178%”.

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Seguendo sempre l’Ircaf che ipotizza: ”se sommiamo la bolletta di gas e energia 2022, il costo annuo della famiglia tipo è pari a 3.454,5 euro”. Inoltre, “se aggiungiamo che l’inflazione in Europa a luglio è salita all’8,9% in area euro (al 9,8% nella Ue; al 10,1% in Inghilterra; al 8,4% in Italia), il rischio è di una tempesta perfetta, con un’inflazione che in autunno raggiungerà oltre il 10%, una recessione per l’alto costo dell’energia e delle materie prime, il calo domanda che coinvolgerà diversi settori, un aumento della povertà e la probabile riesplosione della pandemia dopo l’estate. La situazione diventerà drammatica”

A questo punto viene spontanea alcune domande: il 25 settembre si dovrebbe andare a votare, e con quale animo si dovrebbe votare se effettivamente si trasformasse in realtà l’ipotesi dell’Ircaf??? Saremo costretti nostro malgrado a tagliare il riscaldamento non potendo sostenere costi esorbitanti per il gas, saremo costretti nostro malgrado tagliare il budget per l’alimentazione per sostenere il costo delle bollette che diventerebbe sempre più esorbitante, sapendo inoltre che l’Enel nel primo trimestre ha avuto un attivo di 7 miliardi di euro????

Chi fa fatica arrivare a fine mese come potrà sostenere questi costi esorbitanti? E le aziende saranno costrette a licenziare se dovessero pagare milioni su bollette di gas e luce quindi la disoccupazione andrebbe alle stelle, la soglia della povertà si innalzerebbe a dismisura!

Il Governo non governo ora in Italia tace, occupato per le elezioni prossime, ma quanti andranno a votare con queste avvisaglie di un inverno che si presenterà fra pochi mesi e che sarà per moltissime famiglie un carico troppo pesante da sopportare?

E ancora non basta, secondo l’Istat: ”la sua stima preliminare su luglio: nel mese “i prezzi sono cresciuti dello 0,4% su giugno, e del 7,9% sul luglio del 2021”: ed il rallentamento dei prezzi dei beni energetici che si registra a luglio – sottolinea l’istituto – “non frena l’onda lunga delle tensioni inflazionistiche”, che si stanno diffondendo agli altri comparti merceologici. Salgono i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”: +9,1%, registrando un aumento “che non si osservava da settembre 1984“. (fonte: Rai news)

Si sta correndo verso un baratro devastante, l’Italia sta crollando e nessuno fa nulla per rimetterla in forza economicamente, tutti attenti alle loro poltrone, ai loro privilegi e del popolo chi se ne frega, stiamo bene noi, stanno bene tutti! E no, non è così che vanno le cose, attenzione perché mettere il popolo alla fame è un rischio, la storia insegna e non è detto che salterà fuori un Masaniello a far pulizia di mangiasoldi a tradimento!

Fonte: Rai news

Foto di Adkronos