Caro energia, la Colussi manda 300 operai in cassa integrazione

Caro energia, la Colussi manda 300 operai in cassa integrazione

Caro energia, la Colussi manda 300 operai in cassa integrazione. Dopo la famosa domanda del Presidente del Consiglio Mario Draghi: «Volete il condizionatore acceso o la pace?», si incomincia a intravedere l’inizio del tunnel dell’economia di guerra.

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I costi dell’energia, del petrolio e del gas sono in costante aumento mentre le tasche dei cittadini italiani si stanno sempre di più svuotando. E la possibile rinuncia da parte dell’Unione Europea dell’acquisto del gas e petrolio russo, non fa altro che avvicinare l’Italia nel baratro di una nuova crisi economica, sociale ed energetica.

E i primi effetti già si vedono. La Colussi di Petrignano d’Assisi ha annunciato la messa in cassa integrazione di 300 operai. La motivazione? A causa del caro energia e materie prime, l’azienda non è riuscita – come riporta Umbria24 – a chiudere l’accordo con la grande distribuzione.

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Almeno per il momento non ci sarebbero le condizioni per proseguire il lavoro ma non è detto che questa situazione possa risolversi in breve tempo, anche perché la situazione di emergenza causata dalla guerra in Ucraina si fa giorno in giorno sempre più allarmante.

Nel frattempo però l’unica industria ‘Made in Italy’ che sta facendo profitti d’oro è quella degli armamenti che si è vista eliminare – in un colpo solo – l’IVA e le accise sulla acquisto e vendita delle armi.

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