Caro vita colpisce noti supermercati rischiano di chiudere

Caro vita colpisce noti supermercati rischiano di chiudere

Caro vita colpisce noti supermercati rischiano di chiudere. Il premier Draghi ultimamente ha affermato: ”I provvedimenti di oggi affrontano il caro-vita, l’accelerazione dei prezzi dipende in larghissima misura dai prezzi dell’energia. E questo significa che si tratta di una situazione temporanea che va affrontata con strumenti eccezionali”, affermazione che seguirà con un contributo una tantum di euro 200 per dipendenti e pensionati con un reddito fino ai 15mila euro annui,

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Certo ma possiam ben dire che è una goccia in mezzo all’oceano sul ristagno italiano di una economia che assolutamente non vuole e non può ripartire, prima per la pandemia poi ci si è messa pure la guerra dell’Ucraina per far affondare ancor di più le nostre magre finanze, ma tutto questo non colpisce solo dipendenti, piccoli commercianti e pensionati, colpisce anche i supermercati.

Tre tra i più famosi supermercati, Conad, la catena Tuodì e Carrefur, sono a rischio chiusura battente sia per l’avvento dell’e-commerce, sia per la spesa online che viene portata pure a domicilio, sia per l’aumento dei prezzi causati dall’aumento ddell’energia, questi supermercati sono in gravi difficoltà, la Conad ha deciso di chiudere il suo punto vendita di Cognento, frazione di Modena, la catena Tuodì sembra abbia chiuso diversi punti vendita nel Lazio, ovviamente lasciando a casa dodici lavoratori mentre altri 49 sono a rischio, il Carrefur ha chiuso il 27 ultimo scorso i battenti del suo punto vendita nel centro commerciale Le sorgenti di Frosinone.

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Una situazione poco allegra per tutti, e non saranno, anche se graditi, quei 200 euro che salveranno la situazione economica di famiglie che faticano ad arrivare a fine mese con le bollette aumentate e il lavoro che viene a mancare, una drammatica situazione che si rende ancora drammatica perché se guardiamo al futuro non si vede la luce alla fine del tunnel, tutt’altro!

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Sono segnali angosciosi sia per il personale che resta a casa e va aunentare la fila dei disoccupati, sia perché la ripresa, tanto proclamata dai nostri parlamentari, si vede chiaramente che non c’è, la soluzione non è facile da sbrogliare, lo si capisce molto bene, bisognerebbe chiedere a San Gennaro la grazia o al Divino Amore che ci benedica tutti per continuare ad andare avanti con questa vita che di qualità non ne ha nemmeno l’ombra!

Foto di Gina Janosch da Pixabay