Chernobyl tragedia ambientale 26 aprile 1986

Chernobyl tragedia ambientale 26 aprile 1986. Il 26 aprile 1986 a Chernobyl, durante un test di sicurezza, nella centrale nucleare, esplose il reattore n. 4 a poca distanza dalla città, innescando l’emissione di nubi tossiche di materiali radiottivi.

Non aolo l’Ucraina fu soggetta a questa nube radioattiva, anche l’Europa Orientale, arrivando in Germania, Italia, Francia e nella zona dei Balcani, anche la parte occidentale dell’Urss furono contaminate unitamente alla Finlandia e alla Norvegia, così come anche alcuni punti della costa del Nord degli Stati Uniti.

leggi anche >>>> Asparagi alla veneta

Ben 336mila cittadini furono evacuati e obbligati a trasferirsi e a quanto si sa ancor oggi molte zone fanno i conti con i costi della decontaminazione, tenendo presente e sottolineando i gravi problemi di salute, chi è stato sottoposto a contaminazione può essere a rischio tumore o malformazionco

La centrale di Chernobyl, costruita negli anni Settanta, era composta da quattro reattori in grado di produrre 1 gigawatt di energia elettrica ciascuno. Questo impianto copriva da solo il 10 percento dell’elettricità ucraina. L’incide fu causato dalla violazione delle norme di sicurezza durante un test che causò un incontrollato aumento della potenza del nocciolo del reattore numero 4 della centrale.  L’obiettivo era quello di verificare se l’alternatore e la turbina, nel caso il circuito di raffreddamento non producesse vapore, fossero in grado di generare energia elettrica, sfruttando l’inerzia del turbo-alternatore.

LEGGI ANCHE >>>> Rigatoni in gratin con radicchio e speck

Purtroppo a causa di alcuni “errori” durante il test sono morte moltissime persone: 65 quelle accertate e, in un rapporto ufficiale ONU, si stima che in 80 anni dall’incedente moriranno circa 4 mila persone a causa di tumori e leucemie che non si possono direttamente associare al disastro, ma che sono potenzialmente imputabili. Ovviamente, questo è solo il risultato di uno studio (ufficiale), estremamente contestato dalle associazioni antinucleariste internazionali che, a loro volta, sostengono che saranno invece circa 6 milioni i morti in 70 anni che potrebbero essere ricondotti all’esplosione di Chernobyl.

LEGGI ANCHE >>> Oroscopo ‘Luna Nuova in Toro’ (dal 25 aprile al 1° maggio 2022)

Nonostante siano passati 25 anni dal quel disastro ambientale e umano ancora non si sono chiarite le cause e le responsabilità che hanno determinato l’evento tragico di quella notte a Chernobyl, una cosa però è sicura: dietro a Chernobyl c’è una somma di errori e di disattenzioni tali da non essere quantificabili, dalle manovre di coordinamento alla progettazione di alcune parti meccaniche.

L’incidente del 26 aprile 1986, purtroppo, è la somma di un lavoro poco accurato e sicuramente incauto.  Per esempio, secondo alcuni progettisti, gli operatori non sapevano che il reattore avesse problemi tecnici, anche perché si trattava di un impianto abbastanza top secret. Inoltre, il personale impiegato nella centrale non era abbastanza qualificato per gestire una macchina così complessa. Esistono però due ipotesi abbastanza accreditate: la prima risale al 1986 e attribuisce la responsabilità agli operatori dell’impianto, la seconda, invece, è del 1991 e si parla debolezze nel progetto del reattore RBMK, in particolare alle barre di controllo.

Fonte: Biografieonline

Foto di SkyTg24