Lo scienziato ricercatore, Evgeny Ermolov, della Russian Arctic National Park. ha affermato: ‘Ora potremo forse sapere ancora qualcosa in più sulle operazioni militari tedesche nella regione artica durante la Seconda guerra mondiale’; la scoperta ha evocato i racconti su una misteriosa base della Germania Nazista nell’Artico, poi abbandonata: la Schatzgraber o Treasure Hunter, la cui costruzione, documentata soltanto in un libro tedesco del 1954 – dal titolo Wettertrupp Haudegen – era stata più volte liquidata come un mito di guerra.
Secondo quella fonte, la base, che doveva servire da stazione meteorologica per aiutare i sottomarini che si avventuravano nel Mare del Nord, sarebbe entrata in servizio nel 1943 ma abbandonata un anno dopo, nel luglio 1944, quando i militari che vi abitavano contrassero la trichinellosi (infezione dell’apparato gastro-intestinale) per aver mangiato carne di orso contaminata da parassiti.
Il nome dato alla base, Treasure Hunter, lasciava intendere, secondo la leggenda, anche un secondo scopo, questa volta di tipo archeologico: rinvenire nelle terre artiche testimonianze di antiche popolazioni nordiche, per giustificare la propaganda nazista. Ma qui si rischia di sfociare in speculazioni degne di Indiana Jones.
Non resta dunque che un’attenta analisi dei reperti. L’isola di Alexandra Land, dopo essere stata a lungo contesa, è oggi territorio russo, e sito prescelto per la costruzione di una base militare permanente.
Fonte: Focus