Coronavirus la Cina vieta il consumo di cani e gatti

Coronavirus la Cina vieta il consumo di cani e gatti.

Coronavirus la Cina vieta il consumo di cani e gatti. L’Assemblea del Popolo ha deciso di mettere al bando il consumo di animali selvatici, esotici compresi cani e gatti. Una decisione per cercare di arginare il propagarsi del Coronavirus.

La Legge dovrebbe essere approvata nei prossimi mesi. Nel frattempo, le autorità di Shenzhen hanno deciso di modificare il regolamento municipale per vietare il consumo di cani, gatti, serpenti, tartarughe, rane e insetti.

“Mettere al bando il consumo di animali selvatici è una pratica comune dei Paesi sviluppati e una necessità universale della civiltà moderna”.

Come riportato da La Repubblica, le multe previste per chi è colto a consumare la carne proibita variano da un minimo di 250 euro fino a un massimo di 3mila euro mentre per i venditori (Esempio i ristoranti) fino a 6.500 euro.

Nella lista ‘Bianca’ ovvero le carni ammesse al consumo umano troviamo: maiale, pollo, manzo, coniglio, pesce, molluschi, agnello, asino, anatra, oca e piccione.

Queste direttive metterebbero fine al discusso Festival della carne di cane della città di Yulin (Provincia di Guanxi).

Una vittoria per le associazioni animaliste che da anni si battano per bloccare il consumo di carne di cane e gatto. Sperando che il Governo di Pechino, una volta passata l’emergenza Coronavirus, non ripristini il consumo di quella particolare carne.