Covid19, la parola d’ordine del Governo: ‘No Panic’

Covid19, la parola d’ordine del Governo: ‘No Panic’

Covid19, la parola d’ordine del Governo: ‘No Panic’. La curva dei contagi nel nostro Paese sta sempre di più aumentando. Cifre che non si vedevano dai mesi della prima ondata ma nonostante tutto questo, la parola d’ordine del Governo è: ‘No Panic’. Nelle stanze del potere italiano l’attenzione all’andamento della curva dei contagi rimane costantemente alta e monitorata costantemente. I più 4400 contagi registrati ieri, di cento non fanno dormire sogni tranquilli a nessuno ma al tempo stesso non fanno scattare l’allarme rosso con l’attuazione di misure più restrittive di quelle emanate nell’ultimo Dcpm del 7 ottobre.

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Secondo alcune fonti, non ci sarebbe stata fissata una soglia entro la quale scatterebbero le nuove restrizioni, anche perché i reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani non si trovano ancora in forte stress, nonostante l’alto tasso di asintomatici riscontrati. Covid19, il Governo è pronto a colpire Il nuovo Dcpm dovrà essere approvato dal Governo entro il 15 ottobre e le misure restrittive per il contenimento al Covid19 saranno decise in base all’andamento della curva dei contagi.

In altre parole, se la curva dovesse stabilizzarsi, il Governo potrebbe decidere di mantenere in vigore le attuali ‘regole’ come l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto alla presenza di persone non congiunte. In caso contrario, il Governo potrebbe decidere di inasprire (come sta già accadendo in altre Nazioni europee come ad esempio la Francia o la Germania) maggiori restrizioni come l’imposizione del coprifuoco alle 23 per tutti i locali, bar e ristoranti e il divieto di assembramento per eventi pubblici e privati come i matrimoni.

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A rischio anche i luoghi al chiuso in cui si pratica dello sport (palestre e piscine) dove per il momento non è previsto l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale durante le sessioni di allenamento.

Il Governo starebbe inoltre ripensando, insieme al Comitato Tecnico Scientifico (CTS) la capienza massima nei mezzi pubblici, in questo periodo fissata all’80% ma è ancora tutto da confermare. Altre misure sarebbero quello dell’istituzione di ‘zone rosse’ temporanee in quei territori con una curva di contagi molto elevata e fuori controllo come deciso dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti per la provincia di Latina. Tutto per evitare un secondo lockdown nazionale che potrebbe far scoppiare l’intero sistema socio-economico dell’Italia.

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