Di Maio dal Movimento Cinque Stelle a Insieme per il futuro

Di Maio dal Movimento Cinque Stelle a Insieme per il futuro. Alla fine le due anime all’interno del Movimento Cinque Stelle hanno preso strade differenti, anche se entrambe continueranno ad appoggiare il Governo a guida Draghi.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ufficializzato il suo addio al Movimento Cinque Stelle e la creazione del suo nuovo soggetto politico ‘Insieme per il futuro’.

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‹‹ Una forza politica matura dovrebbe aprirsi al confronto, al dialogo, che in certi casi ci ha fatto capire che alcune posizioni del passato erano sbagliate. Ma è successo esattamente il contrario, si è cercato solo di isolare le idee degli altri››.

E dopo avere ringraziato il sue ex Movimento, Di Maio annuncia la nascita del suo progetto politico che si chiamerà ‘Insieme per il futuro’ e si collocherà a sostegno di Draghi: ‹‹ Non saremo populisti né sovranisti, saremo draghiani››.

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Secondo i primi dati la nuova creatura a firma Di Maio dovrebbe contare su circa 63 parlamentari (11 al Senato e 52 alla Camera) ma si tratta di numeri ufficiosi però quello che è certo il fatto che il Movimento Cinque Stelle, dopo questa scissione si ritroverà a fare i conti con numeri esigui con un minore peso politico. Insieme per il futuro potrebbe attingere ai parlamentari eletti in Campania e in Sicilia con alle spalle già due mandati, infatti, in molti affermano che questa scissione è stata consumato solo esclusivamente per una questione di poltrone.

L’obbligo dei due mandati è sempre stato il pomo della discordia all’interno del Movimento Cinque Stelle, in particolare per molti big che nel 2023 sarebbero rimasti fuori dal Parlamento per essere al loro secondo mandato come lo stesso Di Maio. E anche prima della scissione, si discuteva proprio dell’opportunità di abolire la regola dei due mandati cosi da potere essere tutti nuovamente ricandidati ma sia Conte sia Grillo sono stati irremovibili. La regola dei due mandati è un caposaldo del Movimento Cinque Stelle, forse uno dei pochi rimasti.

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Insieme per il Futuro e il Movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni dovranno affrontare il giudizio degli italiani e cercare, i primi di superare la soglia del 5% per eleggere dei loro rappresentanti mentre i secondi dovranno evitare di trasformarsi in una forza politica irrilevante.

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