Il tycoon ha cinguettato: ‘Tutte bugie‘ – ‘La storia dello scarso @nytimes è totalmente sbagliata la transizione sta procedendo senza problemi. E inoltre, ho parlato con tanti leader internazionali‘, l’appunto che il New York Times aveva attaccato il neo presidente era per il fatto che lo stesso aveva preferito parlare telefonicamente prima con il presidente dell’Egitto e il primo ministro di Israele facendo aspettare per 24 ore il premier inglese Theresa May, evidentemente secondo la scaletta delle priorità di Trump, in testa non vi era la telefonata del premier britannico ma altri capi di Stato, il capire che il neo presidente è un uomo che non guarda di certo l’etichetta o il bon ton essendo per sua natura un anticonvenzionale, questo lo si era capito fin da subito, non ci vuole una intelligenza suprema.
Il comunicare attraverso i social network è una realtà non solo del tycoon a quanto pare, e ne abbiamo anche un esempio in Italia con il premier Renzi, Twitter è un mezzo utilizzato alla grande anche per i ‘grandi’ del potere, nonostante Trump avesse promesso, la scorsa settimana, un giusto equilibrio nei suoi interventi, giustificandosi ha dichiarato twittando: ‘Ho ricevuto telefonate da Russia, U.K., Cina, Arabia saudita, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e altri. Sono sempre disponibile per loro. Il @nytimes è solo sconvolto dal fatto che si sono mostrati stupidi nel modo in cui mi hanno seguito”.
L’ex Speaker della Camera, il repubblicano Newt Gingrich che sin dall’inizio è molto vicino a Trump, ha detto che i reporter si dovranno abituare allo stile da “amministratore delegato” che ha il nuovo presidente. “Molto probabilmente creerà confusione nella stampa politica tradizionale perché loro applicano degli standard tradizionali e tu non puoi farlo con Trump“, ha detto Gingrich in una intervista a Fox News.
Fonte: Tgcom24