Edith Bruck rifiuta Premio per la Pace. Il sindaco di Anzio, Candido de Angelis, ha conferito il Premio per la Pace alla poetessa e scrittrice Edith Buck che lo ha rifiutato motivandone i motivi in una lettera aperta che riportiamo.
”Gentile Sindaco De Angelis, sarei tornata volentieri per il Premio per la Pace nella Sua città se nel frattempo non avessi saputo che è stata negata la benemerenza ad una mia correligionaria, Adele di Consiglio.
LEGGI ANCHE >>>> Torta di zucca americana: La Pumpkin Pie
Una donna sola, sopravvissuta alla barbarie nazifascista che ha annientato la sua famiglia come la mia. Invece è stata riconfermata la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha ancora molti seguaci nel suo territorio e non solo ma nell’Europa stessa che ha poca memoria”.
Si legge ancora: ”Io, sopravvissuta alla Shoah, che da una vita scrivo e testimonio nelle scuole italiane, compito arduo e faticoso, senza l’odio verso alcuno, anzi nel nome della pace e fratellanza umana, avendo avuto la visita di Papa Francesco che mi ha chiesto perdono esteso al popolo martire, devo la fedeltà a me stessa e per la solidarietà con la signora Di Consiglio (che non conosco),
La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta”.
LEGGI ANCHE >>>> Torta al cioccolato alla crema di marroni
Edith Bruck rifiuta Premio per la Pace.
Ricordiamo che il Presidente Mattarella ha conferito alla poetessa e scrittrice l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Inoltre lo stesso Papa Francesco si è recato nella sua casa il 20 febbraio 2021 per incontrarla, la poetessa e scrittrice è una sopravvissuta ai campi di concentramento e all’età di 90 anni è stata premiata con il Premio Strega Giovani 2021 con ‘Il pane perduto’ (La nave di Teseo).
Comprensibile il suo rifiuto per il Premio della Pace, la Shoah non si può e non si deve cancellare dalla memoria, guardare oltre e non ripetere gli stessi errori ed orrori è un dovere di tutti, anche se purtroppo quell’idea malsana non è stata estirpata e vive tutt’ora.
LEGGI ANCHE >>>> Stromae – Santè, testo e video ufficiale
Ciò che ha voluto dire Edith Bruck, con il suo rifiuto, è che in un mondo come il nostro non c’è posto per azioni come riconfermare la cittadinanza onoraria a Mussolini.
Ha voluto significare con questa sua lettera che le nuove generazioni non devono far nascere nelle loro giovani menti malsani valori come il razzismo e la discriminazione.
Che la pace e la fratellanza devono essere i valori supremi, quale forza motrice, per avere una società non corrotta, soprattutto libera!
Foto di alanbatt da Pixabay