Egitto Saqqara lo scrigno delle meraviglie

Egitto Saqqara lo scrigno delle meraviglie. La più famosa e la più visitata, fra le tante, area di archeologia è proprio Saqqara che non finisce mai di stupire per le continue scoperte che vengono fatte dai teams di archeologi provenienti da tutto il mondo in collaborazione non solo con il Museo del Cairo, primo nel mondo per i reperti antichi custoditi, ci ha regalato un’altra sorpresa, il ritrovamento di una mummia in fondo a un cunicolo, risalente a circa 4300 anni fa, quindi la più antica e più completa mai scoperta fino a ora.

Appartiene a un uomo di nome Hekashepes , vissuto 4.300 anni fa, quella che potrebbe essere la mummia più antica finora ritrovata. Un équipe di egittologi, guidata dall’ex ministro delle Antichità Zahi Hawass, l’ha scoperta a 15 metri di profondità, vicino alla piramide a gradoni di Saqqara, a 32 chilometri a sud del Cairo.

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Questa scoperta ha dello straordinario perché gli esami diagnostici effettuati dal team di egittologi impegnati negli scavi rivelano che risulta essere intatta; così ha affermato l’egittologo Zahi Hawass, famoso per la sua campagna di restituzione all’Egitto dei beni archeologici custoditi nei principali musei del mondo: ”Questa mummia potrebbe essere la più antica e completa trovata in Egitto fino a oggi”.

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La necropoli di Saqqara, tra le più antiche e importanti d’Egitto, non finisce mai di stupire, come dimostra questa mummia, scoperta nell’antica città funeraria, tradizionale luogo di sepoltura dei nobili dell’antica capitale Menfi. Vicino al monumento più importante dell’area, la famosa piramide a gradoni del faraone Djoser (2660 a.C), è stata ritrovata infatti una nuova tomba appartenente a un gruppo di sepolture faraoniche della quinta e sesta dinastia.

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In fondo a un cunicolo, profondo 15 metri, i ricercatori hanno individuato un sarcofago di calcare, sigillato con la malta dopo il rituale di sepoltura ben 4.300 anni fa, e mai riaperto. Scoperchiando il sarcofago che porta inciso il nome del proprietario, Hekashepes, gli egittologi hanno trovato un’altra sorpresa: una mummia ricoperta di foglie d’oro.

Ma non solo in questa area si sono ritrovate scene di vita quotidiana, che rappresentano artigiani al lavoro,  agricoltori e offerte religiose, decorano la tomba appartenente a Khnumdjedef, ispettore dei funzionari, supervisore dei nobili e sacerdote durante il regno di Unas (2350 a.C), ultimo faraone della V dinastia.

Numerose statue, tra cui un gruppo di nove, scoperto vicino al complesso piramidale di Pepi I (VI dinastia, morto il 2280 a.C), raffigura un uomo con la moglie e i servitori. Infine, sempre in questa zona, è stata portata alla luce un’altra tomba, di dimensioni più modeste, appartenuta a un ufficiale reale di nome Meri.

Fonte: Focus

Foto di archeologiavocidalpassato