Giovanni pascoli poesia X Agosto

Giovanni pascoli poesia X Agosto. Il messaggio che il sonno poeta trasmette con questa commovente poesia è la morte del padre, assassinato brutalmente il dieci di agosto, e lo paragona a una rondine che viene uccisa mentre porta il pranzo ai figli. L’immagine della rondine morta raffigura la croce di Cristo e questo ci fa capire l’assoluta innocenza del padre.

DIECI AGOSTO

San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!

GIOVANNI PASCOLI

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Questa poesia di Pascoli è fortemente autobiografica in quanto si riferisce a una tragedia vissuta dal poeta, infatti l’uomo di cui parlano le strofe 4 e 5 e a cui rimanda anche la rondine altri non è che il padre del poeta, Ruggiero Pascoli, ucciso a fucilate il 10 agosto 1867, probabilmente da un rivale che aspirava a prendere il suo posto di amministratore della tenuta dei principi Torlonia.

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All’epoca Giovanni aveva 12 anni e questo episodio fu il primo di tanti eventi funesti. Il poeta dovette per tutta la vita rappresentarsi l’origine del proprio dolore e l’origine stessa del male attraverso questo evento, centrale per la sua vita.   

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La prova che il poeta in X Agosto ci sta parlando della sua stessa vicenda sta nell’immagine del nido, con la quale Pascoli ha sempre indicato il proprio nido personale, la propria famiglia, un nido distrutto prima del tempo dalla morte dei genitori e dei fratelli e che il poeta rimpiangerà per tutta la vita, facendone uno dei temi principali delle sue poesie.   

Fonte: studenti.it

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