Granchio yeti animale rarissimo

Granchio yeti animale rarissimo

Granchio yeti animale rarissimo. Ha l’aspetto di una grossa aragosta bianchiccia e pelosa. Da qui il nome di Granchio Yeti, anche se il suo nome scientifico è Kiwa hirsuta. Il ritrovamento di questo animale rarissimo è avvenuto nel 2005 nel Pacifico meridionale, a 2200 metri di profondità, al largo delle Isole di Pasqua. Il suo nome, Kiwa, è quello della dea polinesiana, madre di tutte le conchiglie, mentre hirsuta si riferisce alla peluria che lo ricopre, della consistenza delle setole di uno spazzolino da denti. Di questa specie non si conoscono ancora le abitudini, l’alimentazione, il metodo di riproduzione, perché non solo è molto raro, ma si vede di rado in superficie e il suo ritrovamento è stato del tutto casuale.

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Questo crostaceo dalle chele particolarmente lunghe ha gli arti completamente ricoperti da lunghi filamenti setosi di colore giallastro che ospitano colonie di batteri.

Vive nei pressi di sorgenti idrotermali sul fondo dell’Oceano Pacifico meridionale. I granchi yeti vivono negli oceani profondi, in prese d’aria idrotermali, che si trovano in profondità nell’oceano. Queste prese d’aria forniscono acqua calda che costituisce l’ambiente in cui vivono questi granchi. I granchi regolano il loro ecosistema usando le loro braccia pelose per raccogliere le tossine rilasciate dalle prese d’aria idrotermali.

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L’animale ha occhi fortemente ridotti che mancano di pigmento e si pensa che sia cieco. Le tenaglie “pelose” contengono batterifilamentosi, che la creatura può utilizzare per disintossicare i minerali velenosi dall’acqua emessa dalle prese d’aria idrotermali dove vive. Questo processo è noto come chemiosintesi. Le analisi dei lipidi e degli isotopi forniscono prove che i batteri epibiotici sono la principale fonte di cibo del granchio e del K. puravidaha setae (peli) altamente modificati sul suo terzo maxilliped (un’appendice della bocca) che usa per raccogliere questi batteri. I granchi yeti ricevono la maggior parte dei loro nutrienti essenziali dai batteri episimbiotici chemiosintetici che crescono su setole simili a peli. 

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Questi batteri episimbiotici chemiosintetici possono essere trovati in crescita da numerose aree della loro superficie ventrale e dalle loro appendici. I proteobatteri ε e γ che questa specie di infiltrazione di metano alleva sono strettamente correlati agli epibionti decapodi con sfiato idrotermale. In alternativa, potrebbe essere un carnivoro, anche se generalmente si pensa che si nutra di batteri.

Fonte: Wikipedia

Foto di Focus