Il 17 maggio scorso il Senato americano ha approvato un disegno di legge che permetterà alle famiglie delle vittime degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 di citare in giudizio l’Arabia Saudita per il suo presunto sostegno finanziario al gruppo estremista di al-Quaeda.
Il Presidente Obama non era per niente favorevole perchè consideravala delibera un’arma a doppio taglio perchè accettarla e soprattutto approvarla avrebbe significato esporre l’America allo stesso rischio e quindi possibile vittima di attacchi di tribunali stranieri.
Inoltre Obama e la sua Amministrazione crede che la cooperazione saudita ha un peso troppo importante nella lotta all’Isis per essere messa a rischio con questi attacchi.
Lo speaker della Camera Paul Ryan è molto scettico:
“Penso che sarà necessario rivedere la legge per assicurarci che non stiamo facendo errori con i nostri alleati e che non stiamo coinvolgendo persone estranee a tutto questo”.
Intanto il governo Saudita minaccia di vendere miliardi di dollari di asset statunitensi se il Congresso approverà il disegno di legge.
Ma il senatore Charles Schumer, uno dei promotori del disegno di legge ha ribattuto:
“Se i sauditi non hanno partecipato a questo atto di terrorismo, non hanno nulla da temere da un tribunale. Se invece lo hanno fatto, dovrebbero essere legittimamente giudicati”.