Il web è una miniera infinita di informazioni di qualsiasi genere nella quale la gente la scambia, condivide e posta ma la storia che vorrei raccontare fa parte della categoria delle cosidette “Creepypasta” ossia storie che potrebbero essere delle leggende metropolitane ma possono avere verità talvolta inquietanti: è la storia di Barbie.AVI
Il video oppure i video sono stati pubblicati per la prima volta nel 2009 nel forum 4Chan nella sezione Random, dove provengono la maggior parte dei video virali. L’autore del post ci racconta che trovò il video per caso in un Hard disk abbandonato nei pressi della sua abitazione nella quale voleva smontare il pc per ricavare dei pezzi di valore. A sua sorpresa scopri la cartella intitolata Barbie.avi con al suo interno il primo, il secondo e il quarto ma la terza è estremamente difficile da trovare in rete e solo pochissime persone sono riusciti a trovare.
Indagando a fondo, il ragazzo scopri la fonte di origine del video in un abitazione a Detroit (USA), quando ci andò la vide totalmente abbandonata e fatiscente dove all’interno era presente una vasca di acqua come se qualcuno l’avesse appena usata.
Nei video vediamo una misteriosa ragazza che parla con un misterioso intervistatore, tuttavia notiamo che l’audio del video è danneggiato in modo irreversibile, quindi possiamo capire pochissime parole; il suo sguardo è molto triste e malinconico, talvolta da segni di felicità.
Nel video possiamo notare che la parola PELLE è ripetuta in continuazione in tutti e 3 i video ma la ragazza pronuncia nella quarta pare anche una parola: BIID ossia “Body Integridy Identity Disorder”, una malattia legata a una distorta visione del proprio aspetto esteriore dove nei casi più gravi può portare all’automutilazione. Nel video alla parte 4 notiamo che la ragazza è mutilata a un braccio, notando che soffre di tale malattia, dai video pensiamo che l’intervistatore possa essere il suo psichiatra oppure potrebbe essere il video sperimentale di un film horror.
Creeypasta o meno, le immagini sono disturbanti e raccapriccianti per molte persone nella quale non si sa perché il ragazzo che ha trovato l’hard disk ha deciso di pubblicarle in rete.