Immigrazione rivolta centro accoglienza Veneziano bloccati 25 operatori

Successo nel Veneziano, dopo la morte di una immigrata ivoriana di 25 anni all’interno della struttura di prima accoglienza, la rivolta è scoppiata con roghi e tenendo bloccati 25 operatori nella sede di prima accoglienza a Cono, la notizia è resa ufficiale dal commissariato e Comando di Chioggia (Venezia).

Dall’articolo apparso su Rainews: ‘Carabinieri e Polizia sono intervenuti al centro di prima accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, dopo che una rivolta sarebbe scoppiata in seguito alla morte all’interno della struttura di un’ivoriana di 25 anni. Lo rendono noto il commissariato e il comando di Chioggia (Venezia). E secondo quanto riporta il Corriere della Sera nella sua edizione online, i migranti in protesta avrebbero acceso roghi e avrebbero tenuto bloccati 25 operatori all’interno della ex base militare. “All’interno, prigionieri fino a notte fonda – scrive il Corriere – 25 operatori che sono stati lasciati uscire solo intorno alle 1.40 della notte”.

‘Intorno alle 17 i migranti si sono presi l’intera ex base missilistica, hanno spento le luci e dato fuoco a dei bancali – scrive il quotidiano -. E gli operatori si sono dovuti barricare nei container e negli uffici”. “Siamo rimasti al freddo e al buio – dice uno degli operatori, sentiti dal Corriere -. Se tentassimo di riavviare l’impianto di illuminazione esterno rischieremmo di essere aggrediti. Ogni tanto qualcuno prende a pugni la porta, siamo terrorizzati. Urlano e alcuni di loro hanno in mano delle spranghe. Ci hanno detto: ‘stanotte dormirete qui'”. Le forze dell’ordine, afferma il quotidiano, hanno avviato una mediazione. “Per ora è più sicuro che restino lì dentro – avrebbe detto al quotidiano uno dei carabinieri intervenuti -. La protesta sta scemando, appena ci saranno le condizioni per farli uscire senza pericoli li accompagneremo fuori”. La protesta è scoppiata dopo la morte di una ragazza trovata priva di conoscenza in un bagno della struttura: i migranti denunciano un ritardo nei soccorsi.

Fonte: Rainews