Johnny Depp commozione in aula al processo contro Amber Heard

Johnny Depp commozione in aula al processo contro Amber Heard

Johnny Depp commozione in aula al processo contro Amber Heard.  Christi Dembrowski,, sorella maggiore del famosissimo attore, ha testimoniato sull’infanzia negata e il conportamento violento della loro madre al banco dei testimoni del processo che Johnny ha indetto, contro la sua ex moglie Amber Heard, per diffamazione nei suoi confronti.

Sul banco dei testimoni la sorella maggiore di Depp, Christi ha raccontanto piangendo: ”Aveva alcuni soprannomi, alcuni da non ripetere”, “One Eye (Un occhio) era il suo preferito. Perché, quando Johnny era giovane, i dottori pensavano che avesse un occhio pigro, così gli hanno applicato una benda sull’occhio buono per rafforzare l’altro occhio”, un soprannome crudele dato da una madre violenta e a quanto pare molto cattiva sia con il marito che con i propri figli

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Ma non ha parlato solo della loro infanzia Christi, ha anche testimoniato che Johnny fu offeso dalla ex moglie che lo chiamò ”vecchio grassone‘ per la sola ragione che la Maison Dior lo aveva richiesto quale testimone, un episodio che lei stessa aveva assistito personalmente, per cui la sua testimonianza segue spiegando con ‘‘Johnny ha detto ad Amber che erano interessati a lui”, ‘proseguendo: ”La sua reazione è stata incredula, con una sorta di disgusto: perché, ha detto, Dior? Perché Dior dovrebbe voler fare affari con te? Riguarda la classe e lo stile e tu non hai stile. È stato offensivo, un po’ come togliere [magia a] quel momento. Quell’insulto c’è stato”.

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Nel percorrere la sua infanzia con le parole della sorella maggiore Johnny si è emozionato, commosso alle testimonianze drammatiche della sorella, che ha preso posizione nel difenderlo, ha anche spiegato la figura del padre, vittima della violenza della moglie, madre di Depp.

La mamma urlava, gli urlava contro, lo picchiava, lo insultava, quel genere di cose” e alla domanda specifica se il padre avesse avuto una qualche reazione, racconta: ”No, papà non ha mai reagito quando la mamma lo ha picchiato o gli ha urlato contro. […] Fondamentalmente la lasciava urlare, per farla sfogare e farla finita. […] ha sempre cercato di mantenere la pace”.

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I legali hanno chiesto se lo stesso trattamento era riservato ai figli e Christi risponde: ‘‘Allo stesso modo, nel modo in cui ha trattato papà. Urlava, urlava, picchiava, lanciava cose, ci insultava. Ognuno di noi aveva il proprio set di soprannomi. […] Alcuni che non vorremmo ripetere. Il mio nome era Violetta. Violet era la madre di mio padre e mia madre odiava la madre di mio padre”; e alla domanda se Johnny avesse mai reagito a questo trattamento, la sorella dichiara: ‘‘Era un tipico ragazzino, quando veniva ferito piangeva. La maggior parte delle volte voleva solo allontanarsi da lei”, ha detto Dembrowski, aggiungendo che lui non avrebbe mai risposto a sua madre. “Quando era più grande, anche se lei colpiva o lanciava cose, lui […] lasciava la zona, se ne andava nella sua stanza”.

La testimonianza della sorella maggiore di Depp davanti alla giuria ha profondamente commosso l’attore che non ha mai alzato lo sguardo da terra, certamente ripercorrere i ricordi di quella infanzia negata lo avrà profondamente ferito unitamente al seguire dell’adolescenza non certo facile, conseguenza quasi logica, droga a soli 11 anni (come riporta il Daily Mail), da cui si è tratto con la musica, e dopo varie peripezie non solo di lavoro trova la forza di andare avanti e diventare un attore amato da un vastissimo pubblico.

Fonte Tg24Sky

Foto di Biografieonline