Kazakistan Stonehenge opera costruita popolo Unni rischia oblio?

Non solo Madre Natura ha creato opere straordinarie che l’essere umano ha distrutto,  ma anche l’essere umano ha creato opere monumentali che ricordano le nostre origini, che hanno una storia da raccontare e nonostante ciò rischiano di essere dimenticate per mancanza di fondi come le Stonehenge nel Kazakistan, una opera bellissima che si presuppone costruita  dal popolo, in particolare di una tribù nomade, degli Unni e che rischiano di deteriorarsi e cadere nella polvere obliate perché non famose come quelle inglesi.

Un interessante e al momento misterioso monumento archeologico da poco scoperto giace in Kazakistan, in attesa di fondi per essere ulteriormente studiato. Ricorda il sito neolitico di Stonehenge, anche se pare non essere così antico. Datato a circa 1500 anni anni fa, si estende su 120 ettari: la scoperta è di un team di archeologi del Mangistau State Historical and Cultural Reserve del Kazakistan e della Russian Academy of Sciences.

Andrei Astafiev, uno dei ricercatori, ammette che «a un primo esame non sembrava particolarmente importante, ma quando abbiamo iniziato a scavare siamo rimasti meravigliati per quello che abbiamo trovato».

Si tratta di una grande quantità di lastre disposte in modo geometrico, con forme e dimensioni diverse tra loro. Le più piccole strutture in pietra misurano 4×4 metri, la più grande di 24×34 metri. Le lastre sono inserite in verticale nel terreno e alcune di esse presentano bassorilievi (disegni di armi) e altri simboli.

Gli archeologi hanno avuto notizia del sito nel 2010, quando un cercatore di metalli scoprì, col metal detector, pezzi di una sella d’argento vicino a una massiccia lastra di pietra che, sulla superficie frontale, mostrava un rilievo. Forse il racconto di quella stessa sella e del cavaliere che la usava… Il sito, però, deve ancora essere interpretato: gli studi sono per adesso interrotti per mancanza di finanziamenti.

Dopo le prime indagini, i ricercatori pensavano di avere trovato un piccolo reperto locale, forse la tomba di un capo locale. Solo nel 2014, durante una prima campagna di scavi, si resero conto di essere davanti a un sito esteso su di una superficie enorme. Chi lo ha costruito?

A detta di alcuni degli archeologi potrebbe essere opera di una tribù nomade di Unni, nel periodo durante il quale l’impero romano era in decadenza. È noto che gli Unni saccheggiarono l’Asia e l’Europa orientale per più di seicento anni, tra il primo e il settimo secolo dopo Cristo, ed è noto anche che si lasciavano alle spalle imponenti monumenti.

Fonte: Focus