Oro di Maria rimedio naturale antivirale

Oro di Maria rimedio naturale antivirale. La Calendula è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario di Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Comprende una ventina di specie, la più conosciuta delle quali è la Calendula officinalis.

Il nome deriva dal latino Calendae, parola con la quale i Romani indicavano il primo giorno del mese, dato che fiorisce una volta al mese durante tutta l’estate.

Come narra la leggenda greca, la calendula è anche un fiore dalle note tristi. Questo gigante margheritone color arancio, dai petali a mezzaluna, è sovente raffigurato in opere che rappresentano il dolore, sotto forma di corona, tra le mani di un triste giovinetto. Questo perché la calendula è legata alla leggenda di Afrodite che, piangendo la morte dell’amato Adone, pianse lacrime che, toccando terra, si tramutarono in questi fiori.

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Tuttavia, il suo lato triste e malinconico, che lega il fiore alle pene d’amore, alla gelosia e al disinganno, trova la sua nemesi nelle eccellenti proprietà curative. Se assunta come tisana, tintura, olio, impacco o come sciroppo, la calendula rappresenta infatti un’ottima cura contro svariate problematiche, sia esternamente che internamente.

La calendula è nota anche col nome popolare di “oro di Maria”, forse per la proprietà del suo infuso di alleviare i dolori periodici femminili, evidenziandone così il legame con il femminile, con la Grande Madre; d’altro canto il suo seme uncinato ricorda una falce di luna.

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Per uso topico, la calendula possiede attività antiinfiammatoria, antibatterica, antivirale e immunostimolante, favorisce la guarigione delle ferite con attività cicatrizzante. Molte delle formulazioni in commercio ne sfruttano quindi le proprietà antiinfiammatorie per uso esterno (creme e pomate). Vediamone le proprietà.

Proprietà della Calendula

La calendula contiene triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, fitosteroli, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare. Per uso interno, generalmente come tintura madre o macerato glicerinato, viene impiegata nelle disfunzioni dell’apparato genitale femminile, poiché aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti. Ha azione antispasmodica sui dolori mestruali e addominali.

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La proprietà antinfiammatoria agisce sulle irritazioni delle mucose, data la presenza delle mucillagini, ed è quindi indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e qualunque patologia a carico dei tessuti interni.
Per uso esterno le sue attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche la rendono il rimedio elettivo per scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, delle ulcere della bocca e per infiammazioni gengivali.

Per quanto riguarda le controindicazioni non si sono osservati effetti collaterali però è consigliabile sempre confrontarsi con il proprio medico di famiglia per farne uso.

Fonte: Cure naturali

Foto di Mareefe da Pixabay