Oscar Wilde condannato per la sua omosessualità 5 aprile 1895

Oscar Wilde condannato per la sua omosessualità 4 aprile 1895.  La sua chiarezza, il suo brillante modo di conversare, il suo ostentato stile di vita ed il suo stravagante modo di vestirsi fecero di lui una delle figure più salienti degli affascinanti circoli londinesi; nel 1884, ritornato a Londra dopo aver trascorso un mese a Parigi, sposa Costance Lloyd: un matrimonio più di facciata che dettato dal sentimento. Wilde è difatti omosessuale e vive questa condizione con enorme disagio, soprattutto a causa della soffocante morale vittoriana che imperava nell’Inghilterra del tempo .

E’ nel suo unico romanzo ‘Il ritratto di Dorian Gray”, un capolavoro per il quale diede fama allo scrittore e per cui è conosciuto ancora oggi, e la trama dove il protagonista rimane sempre giovane mentre la sua immagine allo specchio invecchia i critiici del tempo ravvedono i caratteri e la disgregazione morale scatenando la loro ira.

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Nel 1891 stende per la famosa attrice Sarah Bernhardt il dramma “Salomé”, scritto in Francia e fonte ancora una volta di grave scandalo. Il tema è quello della forte passione ossessiva, particolare che non poteva non attivare gli artigli della censura britannica, proibendo la rappresentazione.

La penna di Wilde sa colpire in più direzioni e se le tinte fosche le sono familiari, nondimeno si esprime al meglio anche nel ritratto sarcastico e sottilmente virulento sull’epoca vittoriana intrisa di ipocrisia e perbenismo, e uno dei suoi successi teatrali ””Il ventaglio di Lady Windermere”, dove, sotto l’apparenza leggiadra e il fuoco di fila delle battute, si nasconde la critica al vetriolo alla società vittoriana. La stessa che faceva la fila per vedere la commedia.

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Ma la società vittoriana  non era così disposta a farsi prendere in giro e soprattutto a veder svelate le sue contraddizioni in maniera così palese e sarcastica. A partire dal 1885, la scintillante carriera dello scrittore e la sua vita privata vennero dunque distrutte. Già dal 1893 la sua amicizia con Lord Alfred Douglas, detto Bosie, mostra la sua pericolosità procurandogli non pochi fastidi e suscitando scandalo agli occhi della buona società. Due anni dopo viene appunto processato per il reato di sodomia.

Entrato in carcere viene processato anche per bancarotta, i suoi beni sono messi all’asta mentre sua madre muore poco dopo.

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Il 5 aprile 1895 viene condannato per due anni ai lavori forzati; è durante il periodo del carcere che scrive una delle sue opere più toccanti ”De Profundis” che non è altro che una lunga lettera indirizzata al mai dimenticato Bosie (l’amant e che nel frattempo si era allontanato non poco dal compagno, quasi abbandonandolo).

L’ultima opera, scritta dopo un riavvicinamento a Bosie, è “Ballata del carcere di Reading” che termina nel 1898 dopo essere uscito di prigione, durante un soggiorno a Napoli. Tornato a Parigi apprende della morte della moglie e, dopo un paio d’anni di spostamenti sempre insieme all’amato Bosie, il 30 novembre del 1900 Oscar Wilde muore di meningite.

Fonte: Biografieonline

foto di Fondazione Circolo dei lettori