Parassiti intestinali come eliminarli

Parassiti intestinali come eliminarli. I parassiti intestinali o gli elminti sono simili ai vermi che vivono dentro l’apparato digerente e traggono nutrimento dal loro portatore. La persona infetta diventa così denutrita e più soggetta a disturbi e malattie croniche; infatti le parassitosi intestinali possono manifestarsi con molteplici sintomi, tra cui spesso diarrea, dolori addominali e febbre. Possono essere presenti anche disturbi digestivi, stipsi e ostruzioni intestinali, meteorismo, eruttazioni, prurito anale, nausea e vomito.

Come eliminarli? Anche in questo caso MadreNatura ci viene in aiuto con la fitoterapia ma anche a livello di nutrizione adeguata con aglio, cipolla, consumati crudi: essi infatti hanno un’azione antimicrobica e antiinfiammatoria, il limone che può fungere da vermifugo permettendo l’eliminazione dei parassiti, come la spezia quale i chiodi di garofano che grazie all’acido oleanico può avere proprietà analgesiche.

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Mentre per la fitoterapia le erbe quali: l’aloe, il tarassaco, il finocchio, il cumino, la liquirizia, l’anice, la cascara, la frangula, la senna, la malva e il rabarbaro favoriscono la regolarità del transito intestinale, mantenendo un’alta concentrazione di acqua nell’intestino, stimolando la mobilità intestinale e l’espulsione delle feci, in commercio esiste un flacone fatto appositamente per queste problema e sono le Erbe del Transito che racchiudono le erbe menzionate sopra.

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Per quanto riguarda la senna si sottolinea che è una droga lassativa di origine vegetale composta dalle foglie e/o dai frutti (bacelli) essiccati di una delle seguenti specie, o da una mescolanza di entrambe: Cassia acutifolia Del e si deve utilizzare in caso di stipsi occasionale; solitamente l’effetto lassativo si manifesta dopo 6-12 ore dall’assunzione, azione piuttosto rapida che fa sì che questo tipo di lassativo possa essere definito “purgante”.

Controindicazione riguardo alla senna: a causa della presenza di principi attivi che tendono ad irritare la mucosa intestinale (antrachinoni), al fine di provocare le evacuazioni volute, la droga è controindicata in caso di sindrome del colon irritabile, occlusioni intestinali, irritazioni intestinali, stipsi cronica, stipsi spastica, stenosi rettale, colite ulcerosa, appendicite, Morbo di Crohn, dolori addominali.

E’ sconsigliata l’assunzione al di sotto dei 12 anni e in gravidanza. Trattandosi di un lassativo antrachinonico, è buona norma utilizzare la senna solo in caso di stipsi occasionali e non prolungare il trattamento oltre i dieci giorni

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Per capire se si è affetti da questa fastidiosa patologia bisogna sapere che i parassiti di solito penetrano nel corpo attraverso la bocca o la pelle. I medici diagnosticano l’infezione prelevando campioni di sangue, feci, urina, espettorato o altro tessuto infetto ed esaminandoli o inviandoli a un laboratorio di analisi.

Prima di assumere un qualsiasi prodotti fitoterapico è sempre consigliabile consultare il proprio medico di famiglia, il quale è a conoscenza delle nostre patologie personali e saprà indicarvi l’uso esatto e se ritiene opportuno utilizzare la scienza fitoterapica.

Fonte: cure-naturali

Foto di 👀 Mabel Amber, who will one day da Pixabay