Poesie celebri per cantare l’arrivo della primavera

Poesie celebri per cantare l’arrivo della primavera. E’ la stagione, fra le quattro, la più amata perchè si rinasce come Madre Natura, ci si sente più allegri e fiduciosi grazie ai giorni che sono più lunghi, alla mitezza della temperatura, la primavera è una stagione gioiosa e parecchi sono i poeti che l’hanno cantata nelle loro poesie, Carducci, Baudelaire, Dickinson, Goethe, Blok e fra i tanti segnaliamo Corrado Govoni che ha scritto una poesia: primavera a mare; ne abbiamo scelto tre che postiamo.

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L’accenno di un canto primaverile, Aleksandr Blok

Il vento portò da lontano
l’accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

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Una luce c’è in primavera, Emily Dickinson

Una luce c’è in primavera
non presente nel resto dell’anno
in qualsiasi altra stagione –
Quando marzo è appena arrivato
un colore appare fuori
sui campi solitari
che la scienza non può sorpassare
ma la natura umana sente.

Indugia sopra il prato,
delinea l’albero più lontano
sul più lontano pendio che tu sappia
quasi sembra parlarti.

Poi come orizzonti arretrano
o il mezzogiorno trascorre,
senza formula di suono
esso passa e noi restiamo –
e una qualità di perdita
tocca il nostro sentimento
come se a un tratto il guadagno
profanasse un sacramento.

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La primavera del mare, Corrado Govoni

Anche il mare ha la sua primavera:
rondini all’alba, lucciole la sera.
Ha i suoi meravigliosi prati
di rosa e di viola,
che qualcuno invisibile, là, falcia,
e ammucchia il fieno
in cumulo di fresche nuvole.
Si perdon le correnti
come pallide strade
tra le siepi dei venti,
da cui sembra venire, nella pioggia,
come un amaro odore
di biancospino in fiore.
E certo, nella valle più lontana,
un pastore instancabile tonde
il suo gregge infinito di onde,
tanta è la lana
che viene a spumeggiare sulla riva.

Fonte: web

Foto di Japan