Roma manifesti omofobi contro il Gay Pride

Roma manifesti omofobi contro il Gay Pride. L’ignoranza è infinita e non si può anche se si deve lottare contro di essa mentre l’intelligenza ha i suoi limiti, certo è che i manifesti apparsi a Roma contro il Gay Pide fa intendere che chi li ha posti e cioè i Militia Christi e Rete dei patrioti, dimostrano la loro profonda ignoranza e i loro logoranti pregiudizi che danneggiano più loro stessi, perché devono conviverci, piuttosto contro chi affermano i loro diritti e le loro scelte.

Sul manifesto si legge inoltre una frase di Giovanni Paolo II, risalente all’Angelus del 2000, una frase che il papa poteva anche risparmiarsi ma che dire? Era la sua fede e non poteva fare altrimenti questa frase detta con amarezza perché secondo lui il Gay Prade offendeva la città eterna, capitale del Cattolicesimo e delle sue regole scritte e non scritte, con la loro manifestazione, senza tener conto che ogni essere umano è libero nelle sue scelte e nelle sue decisioni e non si deve assolutamente giudicare né condannare.

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Gli estremisti cattolici non mancano di dire la loro: ”denunciano la volgare strumentalizzazione del tema dell’uguaglianza e della non discriminazione per introdurre inesistenti “diritti gay” quali unioni (in)civili ed adozioni omogenitoriali, imponendo così come relazioni “normali”, (a suon di #ddlZan) quelle che invece sono e rimarranno sempre “gravi depravazioni”; probabilmente questi bacchettoni e bigotti nel loro privato ne fanno più di Bertoldo ma è più facile puntare il dito verso gli altri senza guardare se stessi!

Il sindaco di Roma, che ha concesso l’autorizzazione della manifestazione, Roberto Gualtieri ha dichiarato che interverrà al Gay Prade e mai nessun sindaco prima di lui a Roma era intervenuto a questo tipo di parata per l’orgoglio dell’omosessuale e contro la discriminazione cui purtroppo anche attualmente sono soggetti le persone che hanno queste tendenze sessuali e che non sono, scritto per inciso, depravazioni, le depravazioni sono ben altre.

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Il circolo Mario Mario Meli è stato il primo a informare che il primo cittadino di Roma sarebbe intervenuto alla parata e il suo Presidente, Mario Colamarino ha dichiarato: ‘”Dopo anni di assenza della prima carica cittadina dal Pride questo è un segnale molto incoraggiante per la capitale, che segue l’avvio dei lavori dell’Ufficio Diritti LGBT+ alla cui guida è stata posta Marilena Grassadonia” – ‘il Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Mario Colamarino ha dichiarato’: ”Aspettiamo il sindaco e il resto dell’amministrazione in piazza l’undici giugno al nostro fianco, Un gesto simbolico ma importante sarebbe far sventolare la bandiera arcobaleno sul Campidoglio durante i giorni del Pride”

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Certo un segnale incoraggiante che speriamo sia da esempio ad altri sindaci dovessero mai fare parate del Gay Pride in altre città, affinché la gente ottusa, chiusa di mente e aperta al mondo cancelli una discriminazione inutile e offensiva verso chi ha saputo scegliere la propria strada al di là delle convenzioni, regole e quant’altro, e diciamola tutta, un percorso a volte obbligato dalla natura.

Fonte: Fanpage

Foto di Radio Colonna