Russia: “La nostra sicurezza non negoziabile”

Russia: “La nostra sicurezza non negoziabile”

Russia: “La nostra sicurezza non negoziabile”. Lo scontro tra l’Ucraina (e l’Occidente) e la Russia non accenna a diminuire, anzi tutto il contrario visto gli ultimi avvenimenti di questi giorni in cui tutti accusano tutti di volere la guerra.

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Nel frattempo gli Stati Uniti a guida Biden, insieme all’Unione Europea hanno già predisposto le sanzioni economiche da infliggere alla Russia ma curiosamente non saranno toccati gli interessi personali del Presidente russo Vladimir Putin e ovviamente il gas. Ricordiamo infatti, che l’Unione Europea e in particolare l’Italia – che dipende del 40% del suo fabbisogno – è il massimo esportatore di gas russo e mettere sanzioni a questa voce, significherebbe un danno enorme all’economia europea, anche se oramai i prezzi del gas e del petrolio sono in continuo aumento. E non solo, infatti, anche quelli dell’alluminio e del nichel sono ai massimi, anche perché il più grande fornitore di questi metalli è proprio la Russia.

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La decisione di Mosca di riconoscere le Repubbliche di Donetsk e Luhansk – a maggioranza russa – non ha aiutato la distensione tra le due parti come del resto l’ordine di Kiev di richiamare i riservisti, l’invito ai suoi cittadini di lasciare la Russia, oltre agli attacchi militari nei confronti delle Repubbliche ribelli.

L’amministrazione Biden, dopo avere annunciato alcune date dell’invasione russa dell’Ucraina – che poi non si sono concretizzate – continua la sua missione di alimentare la paura del conflitto, anzi sembra quasi che alla fine siano proprio loro a volere un conflitto in Europa così – forse – per fare dimenticare i problemi interni come la divisione degli stessi statunitensi dopo la presidenza Trump, del drastico calo di popolarità del Presidente Biden e ovviamente dei problemi economici legati alla lunga pandemia. Diciamo la tattica dell’armiamoci e andate a combattere.

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Le richieste di Mosca sono chiare. Durante la conferenza stampa lo stesso Putin le ha voluto rimarcarle e si possono riassumere in tre punti: Rinuncia dell’Ucraina a entrare nella NATO, demilitarizzazione dell’Ucraina e il riconoscimento della Crimea come parte integrante della Russia. E durante il messaggio video per la ‘Giornata dei Difensori della Patria’, il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che: ‹‹ Il nostro Paese è sempre pronto al dialogo diretto e onesto, per la ricerca di soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi (…) e che gli interessi della Russia, la sicurezza dei nostri cittadini, per noi non sono negoziabili››.

La partita a scacchi è ancora aperta e non è detto che sfocerà in una guerra nel cuore dell’Europa con gli Stati Unti d’America spettatori compiacenti di questo – eventuale – dramma.

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