Salute Cancro il business della morte la verità nei numeri

Salute Cancro il business della morte la verità nei numeri

Non è cinismo gratuito nel credere che il cancro sia una patologia parecchia redditizia per le grandi multinazionali farmaceutiche, considerare il cancro il business della morte sta nella verità dei numeri.

Come sottolinea il Your News Wire, semmai un sistema naturale e alternativo per la cura di questa grave patologia fosse mai approvato, la Big Pharma, che riunisce  tutte le più grandi case farmaceutiche chiuderebbe in pochi mesi.

Leggiamo uno stralcio di un articolo di Marco Pizzuti e Chiara Collizzolli, apparso sul web: ‘Big Pharma è il cartello che riunisce in se tutte le più grandi multinazionali del farmaco, ovvero la potentissima lobby che detiene il monopolio delle cure sulla nostra salute.

Ciò premesso, sono proprio le malattie che affliggono la popolazione, soprattutto quelle più terribili a costituire la fonte dei suoi guadagni.

Per Big Pharma quindi le malattie croniche rappresentano una vera manna dal cielo poiché come noto lo scopo dichiarato delle Corporations non è aiutare il prossimo ma incassare guadagni. Di conseguenza, per le multinazionali produrre un farmaco a basso costo che sia realmente efficace in modo definitivo non si rivela mai un buon investimento. Il massimo profitto infatti lo realizza vendendo medicine che presentano molti effetti collaterali (ovvero che migliorano una patologia creandone altre nello stesso tempo) e pochi (o nessuno) benefici reali.

In tale ordine di idee tutti i prodotti naturali non brevettabili che possiedono eccellenti proprietà terapeutiche senza avere al contempo pericolose controindicazioni non divengono mai oggetto di studio e sono anzi annoverabili come i peggiori nemici dell’industria farmaceutica.

E pur se in linea teorica un farmaco diviene vendibile solo allorché efficace, sta di fatto che le grandi case farmaceutiche hanno a disposizione molti modi per far credere che sia utile o necessario anche quando non lo è affatto.

Uno di questi è la vivisezione, una pratica scandalosa ancora oggi molto utilizzata grazie all’omertà garantita da mass-media e istituzioni alla potentissima lobby del farmaco.

Ciononostante, ormai i tempi sono maturi per aprire finalmente il sipario sulle crudeltà, il cinismo e le menzogne di quella che possiamo legittimamente definire l’industria del male.’

Ed ora guardiamo al giro di affari del cancro, il business della morte nel mondo, la verità sui nei numeri, secondo le stime del Your News Wire:  ‘Pensate a quanto è diventato grande un cancro d’affari. Negli anni ‘ 1940, prima di tutta la tecnologia e l’innovazione che vediamo oggi, solo una su 16 persone è stata colpita dal cancro; negli anni ‘ 1970, questo rapporto è caduto a uno nel 10.

Oggi, un uomo su due è a rischio di sviluppare una qualche forma di cancro, e per le donne questo rapporto è uno su tre- aggiunge l’impatto sulla salute, ” Abbiamo perso la guerra contro il cancro.” Il sito nota ulteriormente:  ‘L’ industria del cancro è probabilmente il business più prospero degli Stati Uniti. Nel 2014, si stima che 1,665,540 nuovi casi di cancro diagnosticato e 585,720 morti di cancro negli Stati Uniti.

Sei miliardi di dollari di fondi per il pagamento delle tasse vengono assorbite attraverso varie agenzie federali per la ricerca sul cancro, come l’Istituto Nazionale per il cancro (NSC).

Il NSC afferma che i costi sanitari delle cure per il cancro sono di 125 miliardi di dollari, con un previsto aumento del 39 % a 173 miliardi di dollari entro il 2020.’

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Cinismo o realtà dei fatti? 

Giocare sulla pelle umana per profitto è abitudine normale per le multinazionali che hanno il potere assoluto e il monopolio dei farmaci, ma non solo sugli essere umani, è la cosa più spregevole al mondo che si possa fare per guadagnare, anche la vivisezione ne fa parte!

Viviamo in una società globale che non ha più rispetto per l’essere umano, il quale è diventato carne da macello per aumentare i picchi di profitto, per rendere più ricchi già chi è ricco e poco importa la sofferenza, il dolore, la perdita, poco importa se per provare farmaci si torturano animali impossibilitati a difendersi, ciò che importa a questi ‘signori’ è quel picco che sale vertiginosamente facendo incassare loro miliardi a spese del genere umano.

Chi più, chi meno è stato toccato personalmente o in famiglia, o amici e parenti da questa patologia terribile che miete vittime, anche se la ricerca negli ultimi anni ha fatto piccoli passi in avanti ed alcuni sono stati debellati, ma quanti si potrebbero ancora debellare se si pensasse meno ai profitti e di più alle vite umane, risparmiando anche la vivisezione?