Santa Paola Romana protettrice delle vedove si spegne il 26 gennaio 404

Santa Paola Romana protettrice delle vedove si spegne il 26 gennaio 404. Oggi ricorre l’anniversario della morte di una pia nobildonna romana che della sua vita ne fece un capolavoro di spiritualità e solidarietà verso il suo prossimo nonostante le dolorose avversità che il destino le ha inflitto, onoriamola postando la sua biografia affinché tutti conoscano la sua storia, tratta da Biografieonline.

Santa Paola Romana nacque il 5 maggio dell’anno 347. Paola era una nobildonna romana, che discendeva dalle famiglie degli Scipioni e dei Gracchi. La sua nascita avvenne durante l’impero di Costantino II. Di lei si hanno alcune notizie riportate da San Girolamo nelle sue “Lettere”.

Convolò a nozze con Tossozio, dal quale ebbe quattro figlie femmine ed un solo maschio, Tossozio Jr. Paola restò vedova molto giovane, quando aveva 32 anni: la perdita prematura del marito rappresentò per lei un trauma assai forte.

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Per superare questo dolore che la dilaniava profondamente, Paola si appoggiò a Santa Marcella, anche lei vedova, che le inculcò un modello di vita monastico come quello che seguiva.

Intanto Girolamo, dopo aver trascorso un po’ di tempo nel deserto, in una zona nei pressi di Antiochia, decise di tornare a Roma per dedicarsi allo studio. Qui, l’ormai anziano Pontefice Damaso lo nominò segretario e gli affidò l’incarico di rivedere i testi biblici in latino. Nella Capitale Girolamo ebbe molto seguito tra gli aristocratici, in particolar modo tra le nobildonne. Nonostante i pettegolezzi e le malelingue che lo investirono per screditarlo, Girolamo portò avanti con determinazione l’obiettivo di diffondere il sapere e l’importanza della conoscenza. Nel gruppo di nobildonne che si appassionarono allo studio spiccavano soprattutto Marcella e Paola, in quanto già conoscevano la lingua greca. Girolamo ne restò affascinato, e così decise di diventare la loro guida spirituale.

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Blesilla, la figlia maggiore di Paola, aveva un’intelligenza molto vivace e diventò ben presto la pupilla di Girolamo. Purtroppo, però, la giovane aveva una salute cagionevole e fu messa a dura prova dalla vita ascetica e monastica che il suo maestro le aveva imposto. La morte della ragazza scatenò infatti un vespaio di polemiche contro di lui.

Purtroppo anche la seconda figlia di Paola, Paolina, morì in giovane età a causa di un aborto. Eustochio, la terza figlia, fu educata da Girolamo già dalla tenera età a una formazione rigida che includeva i principi della filologia ebraica e una “scolastica verginità”.

Dopo la morte di Papa Damaso, per Girolamo cominciò un periodo meno favorevole perché il successore non ebbe molti riguardi nei suoi confronti. Così decise di lasciare Roma per raggiungere la Palestina e l’Egitto in pellegrinaggio, portando con sé alcune pie donne, tra cui anche Paola. Quest’ultima, in particolare, aiutò Girolamo insegnando l’ebraico e assecondandolo nella scelta di condurre vita ascetica e monastica. Inoltre gli fu di aiuto nell’opera di scrivere le Sacre Scritture in una corretta versione in lingua latina.

Dopo un po’ di tempo le risorse economiche di Paola cominciarono a scarseggiare, fino a quando si ridusse in miseria. La donna aveva speso tutte le ricchezze per realizzare una residenza destinata ai pellegrini e due monasteri (uno per uomini e l’altro per donne). Marcella, invece, aveva deciso di non seguire la sua compagna in questo percorso di comunità.

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Paola trascorse gli ultimi anni a Betlemme, in Terra Santa, dove morì all’età di 59 anni. Era il 26 gennaio 404. I suoi resti furono sepolti all’interno della Basilica della Natività di Betlemme.

Questa Santa è particolarmente cara alla Chiesa Cattolica per essere stata una fedele discepola di San Girolamo. È considerata la Protettrice delle Vedove, e si festeggia il 26 gennaio di ogni anno.

Fonte: Biografieonline

Foto di Biografieonline