Sciopero treni e mezzi Atm il 15 febbraio, le motivazioni.

Sciopero treni e mezzi Atm il 15 febbraio, le motivazioni. E’ stato indetto uno sciopero nazionale sia per i treni che per i mezzi Atm in tutta Italia, quindi a rischio l’intera rete urbana, extraurbana, i treni regionali Trenord, le sigle sindacali Sol Cobas e Fisi lo hanno deciso per martedì 15 febbraio 2022 e chi torna dal weekend di San Valentino avrà una brutta sorpresa nel passare la giornata in stazione.

Le motivazioni dei sindacati sono le seguenti: ”Decine di aziende dichiarano lo stato di crisi (nonostante fatturati in crescita) producendo decine di migliaia di licenziamenti. Avevano necessità di frantumare la società e il mondo del lavoro, e ci stanno ampiamente riuscendo con l’innesco delle varie guerre tra poveri che organizzano scientificamente: lavoratori giovani contro lavoratori più anziani, vaccinati contro non vaccinati, green pass sì contro green pass no. Mancati rinnovi contrattuali, sindacati perennemente a fianco di aziende, governi e Confindustria, e ora anche inflazione con costo della vita in vertiginosa picchiata“.

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Seguendo ancora: ”contro la macelleria social orchestrata da Draghi &Co, per adeguamenti salariali coerenti con l’inflazione, per l’azzeramento dell’infame marchio verde (Green Pass), per l’abolizione del siero sperimentale obbligatorio e per una retribuzione di tutte le giornate trattenute per sospensione dovute all’indisponibilità del Green Pass, quarantene e spese per tamponi“.

Motivazioni chiare e decise di chi non vuole chinare il capo contro le regole imposte da un governo che non tiene conto delle necessità del popolo italiano, motivazioni serie che sottolineano una realtà che si vive in una società dominata dal terrore, e se i sindacati rialzano la testa per essere vicini ai cittadini ben vengano gli scioperi, voce unanime che protesta verso le cose malandrine che il Governo impone.

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L’egemonia che il Governo ha dimostrato di avere verso i cittadini italiani ha una brutta connotazione e se non ci si ribella si dà modo a questa egemonia di allargarsi a macchia d’olio, quindi le conseguenze dovremmo pagarle tutti indistintamente e non è concepibile vivere in una democrazia dove la democrazia è negata, cancellata, distrutta.

lo sciopero è l’unica arma che il popolo ha per dire la sua, per dire NO alle efferatezze che continuamente e quotidianamento deve subire, vedi: aumenti di bollette spropositate, povertà che si allarga sempre di più, lavoro che non esiste per tutti, redditi di lavoro e pensioni che non bastano arrivare a fine mese, inflazione galloppante e quant’altro. Bisogna dire BASTA!

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Da Wikipedia: ”Anche se il termine “povertà” può riferirsi a diversi aspetti ed essere usato con diverse accezioni, comunemente il riferimento è all’aspetto economico-finanziario che può definirsi come la condizione di singole persone o collettività umane nel loro complesso, che si trovano ad avere, per ragioni di ordine economico, un limitato o del tutto mancante, nel caso della condizione di miseria, accesso a beni essenziali e primari, ovvero a beni e servizi sociali d’importanza vitale.” Chiaro ai signori parlamentari il significato della parola povertà?

I signori del Governo non sanno cosa significhi povertà assoluta, non sanno che significhi non riuscire dormire la notte perché non si ha la possibilità di onorare le bollette, loro a parole, anzi a paroloni, dicono di sapere ma non sanno perché mai lo hanno provato sulla loro pelle, loro si riemponi la bocca di frasi fatte, promesse non mantenute ma pranzo e cena, bollette pagate senza manco vederle, affitti supermegagalattici pagati attraverso bonifici, tutti questi privilegi sono pagati dai cittadini italiani e non certamente dalla Divina Provvidenza! E i cittadini avrebbero tutti i diritto di licenziarli in quanto i parlamentari sono tutti dipendenti del popolo italiano! Chiaro il concetto?

Fonte: Wikipedia

Foto di Viaqggi ! Stile e Trend Fanpage