Silvio Berlusconi ritirata strategica nella corsa al Colle

Silvio Berlusconi ritirata strategica nella corsa al Colle

Silvio Berlusconi ritirata strategica nella corsa al Colle. Il Cavaliere è ricoverato al San Raffaele di Milano per controlli di routine, nel padiglione Diamante, dove ultimamente è stato sovente per monitorare il suo stato d salute, nonostante ciò ha pensato bene di lasciare una nota alla sua fidata Lica Ronzulli per spuegare i motivi per questa sua ritirata strategica nella corsa al Colle.

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Giusto riportare la nota intera dove viene dichiarato dal Cavaliere la sua intenzione del ritiro nella corsa al Colle: ‘‘Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra, ho verificato l’esistenza di numeri sufficienti per l’elezione“, sostiene l’ex premier che si dice “onorato e commosso: la Presidenza della Repubblica è la più Alta carica delle nostre istituzioni, rappresenta l’Unità della Nazione, del Paese che amo e al servizio del quale mi sono posto da trent’anni, con tutte le mie energie, le mie capacità, le mie competenze”

Sostenendo poi, a seguito di una riflessione compiuta che ha posto l”interesse nazionale al di sopra di qualsiasi considerazione‘ compiendo tra l’altro ‘un altro passo sulla responsabilità nazionale’, cioè dichiarazione da chi ha rinunciato al Cavalierato a seguito di una condanna penale, inoltre fautore di tante leggi ad personam e ad aziendam non solo fa sorridere ma fa meditare sulla politica italiana e i suoi presentanti che dovrebbero fare gli interessi del popolo sovrano e dell’Italia stessa.

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Ma il Cavaliere non ha mancato di mettere i suoi veti, Mario Draghi deve restare al suo posto e non essere Presidente della Repubblica, deve proseguire il suo mandato fino alla fine della legislazione e questo veto ha fatto sì che Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia andasse su tutte le furie poichè Draghi non lo vorrebbe manco come Presidente del Consiglio, pur ritirandosi da direttive che non gli competono giustificando la sua presa di posizione per Draghi con: ”Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”.

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Il ridicolo e patetico paternalismo del Cavaliere è fuori luogo, nessuno nega che nei suoi mandati ha cercato di fare cose positive, però ha guardato anche alle sue tasche e alle sue aziende istituendo leggi che lo agevolavano e le cose negative risultano superiori alle positive, quindi si curi la salute e poi saluti la politica e faccio il pensionato e il nonno, è ora del suo riposo, ben meritato, Cavaliere, lasci la politica italiana ai faccendieri che siedono sulle poltrone senza pensare, e si sottolinea questo fatto, che il Presidente della Repubblica dovrebbe essere votato dal popolo sovrano e non dai partiti e partitini che vogliono dividersi pezzi di torta dei loro interessi!

Foto di Biografieonline