Sondaggio ‘Carta Bianca’ Crisi per Italia Viva

Sondaggio ‘Carta Bianca’ Crisi per Italia Viva

Sondaggio ‘Carta Bianca’ Crisi per Italia Viva. Anche in piena emergenza sanitaria da coronavirus, i sondaggi non si fermano. L’ultimo è quello dell’Istituto Ixè per la trasmissione Rai ‘Carta Bianca’ dove registra la profonda crisi della creatura di Matteo Renzi, Italia Viva. Inoltre lieve flessione per i due maggiori Partiti Lega e Partito Democratico.

Andiamo nel dettaglio del sondaggio.

La Lega è data al 26,2% con una flessione dello 0,3%. Stessa percentuale di calo anche per il Partito Democratico che si ferma al 22,6%.

In risalita troviamo il Movimento Cinque Stelle al 15,6%, Fratelli d’Italia al 12,8% e Forza Italia (7,4%) che registra un incremento dello 0,4%.

Italia Viva invece subisce un calo dello 0,7% che lo fa scivolare poco sotto il 2% e ben oltre la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento. Se si fosse votato, oggi Italia Viva sarebbe fuori dalla cabina politica di regia.

Nei Partiti minori troviamo in ottima salute La Sinistra data al 3,9% con un incremento dello 0,4% contro una flessione dello 0,6% registrata da +Europa al 2,0%.

Nella classifica di gradimento dei Leader politici il Premier Giuseppe Conte non ha rivali con il 54% dei consensi. E distanzia di 16 punti Giorgia Meloni e di 21 Matteo Salvini. Tutti in risalita ad eccezione di Matteo Renzi che perde l’1% e si attesta in ultima posizione con il 12%.

Come ben sappiamo il Governo ha prolungato le misure restrittive per il contenimento del coronavirus fino al 13 aprile ma che ne pensano gli italiani?

L’86% degli intervistati si è dichiarato a favore del prolungamento delle restrizioni, anche se dall’ultimo sondaggio si è registrato un calo del 6%. I contrari a queste misure restrittive salgono del 3% e si portano al 6%. In leggero calo gli indecisi stimati intorno al 5%.

Ancora nessuna data ufficiale per quanto riguarda il termine dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese ma secondo gli italiani quando si potrà sperare di tornare alla normalità?

In questo caso, la maggior parte degli intervistati (61%) ritiene che lo stop andrà avanti fino all’estate con un incremento dell’11% mentre solo il 19% (-1%) ritiene che si arriverà fino a Pasqua.