Sottosegretario all’Istruzione cita Topolino pensando fosse Dante

Sottosegretario all'Istruzione cita Topolino pensando fosse Dante

Sottosegretario all’Istruzione cita Topolino pensando fosse Dante. La partita dei sottosegretari del Governo Draghi si è conclusa con la nomina di 39 sottosegretari (19 donne e 20 uomini) così suddivisi: 11 al Movimento Cinque Stelle; 9 alla Lega; 6 al Partito Democratico e Forza Italia; 2 a Italia Viva; 1 a Liberi e Uguali; Noi con l’Italia; +Europa e Centro Democratico. Nomine scelte con il metodo Cencelli dagli stessi Partiti, ma già in molti hanno storto il naso per alcune nomi, in particolare per quelle del Ministero dell’Istruzione. I due sottosegretari all’Istruzione sono: Barbara Floridia in quota Movimento Cinque Stelle e Roberto Sasso in quota Lega.

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La prima dichiarò pubblicamente: “Non leggo un libro da tre anni”. Una frase ‘infelice’ per la nuova sottosegretaria all’Istruzione e per Roberto Sasso? Lui è scivolato su Dante e la Divina Commedia.

“Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”.

Questa la frase pubblicata da Roberto Sasso attribuita al Sommo Poeta Dante Alighieri, ma nella realtà quella frase sarebbe apparsa nella prima parodia di Topolino intitolata ‘L’Inferno di Topolino’ (n.7 e 12 da ottobre 1949 a marzo 1950).

«Io son nomato Pippo e son poeta
Or per l’inferno ce ne andremo a spasso
Verso oscura e dolorosa meta.» (Da L’Inferno di Topolino)

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Ecco cosa riporta La Repubblica:

“L’Inferno di Topolino”, si chiamava, era una serie di fumetti pubblicati fra il 1949 e il 1950 (con testo di Guido Martina e disegni di Angelo Bioletto) in cui Mickey Mouse personificava il poeta della Divina Commedia, con tanto di tonaca rossa. In una tavola lo si vede leggere una stele in pietra, su cui è incisa proprio la frase che dopo più di mezzo secolo è stata magicamente ed erroneamente attribuita a Dante ed è finita infine nel frullatore del web, riconducibile – secondo alcuni siti – al canto XV (dove, ovviamente, non ve n’è traccia)”.

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Foto dal web