Lo scontro diplomatico tra gli Stati Uniti d’America a guida Donald Trump e la Corea del Nord a guida Kim Joung-un prosegue anche in questa estate torrida.
In questo momento la Fox ha lanciato la notizia di manovre militare nei mari della penisola coreana da parte della Repubblica Popolare Cinese mentre la Corea del Nord ha dispiegato una motovedetta con missili anti aerei.
La tensione è in forte aumento nella penisola coreana.
Dopo le dichiarazioni statunitensi, riguardo una possibile ‘Guerra preventiva’ ai danni della Corea del Nord, rea di costruirsi il proprio arsenale nucleare, l’O.N.U. (L’Organizzazione delle Nazioni Unite) ha votato (Compresa la Repubblica Popolare Cinese) le ennesime sanzioni economiche ai danni del Governo di Pyongyang.
La reazione della Corea del Nord non si è fatta attendere “è pronta a dare agli Stati Uniti d’America una severa lezione con la sua forza nucleare strategica”. Ecco quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri nordcoreano, Ri Yong Ho che rassicura che le armi nucleari saranno utilizzate solo ed esclusivamente contro gli Stati Uniti d’America (Colpevole della crisi nella penisola coreana) e i suoi alleati. Nessun passo indietro del Governo di Pyongyang riguardo il suo arsenale nucleare.
La coppia Trump-Moon (Stati Uniti d’America e Giappone) ha ripetuto la pericolosità della Corea del Nord e del suo arsenale nucleare. Un pericolo mondiale e non solo per gli Stati Uniti d’America, la Corea del Sud e il Giappone.
La Russia, attraverso il suo Ministro degli Esteri, Serghei Lavrov ha invitato tutti i partecipanti alla crisi della penisola coreana a “evitare l’uso della forza” e di continuare sulla strada della mediazione politica e per il Segretario di Stato statunitense, Rex Tillerson il primo passo verso la distensione la dovrebbe fare la Corea del Nord del Presidente Kim Jong-un, interrompendo i lanci missilistici e il programma nucleare.
Opzione non contemplata dal Governo di Pyongyang che utilizza il proprio arsenale nucleare come arma di difesa nei confronti del suo storico e temibile nemico statunitense.