Variante Delta, parametri zone e green pass per i locali pubblici. I contagi della variante Delta continuano a destare preoccupazione, e i dati del 13 luglio parlano di 1534 nuovi positivi, 20 decessi con un tasso di positività allo 0.8%. Fortunatamente i ricoveri in ospedale sono ancora bassi. Inoltre, secondo i dati la variante Delta è salita al 32.6% mentre la variante Alfa è calata al 37.9% ma da qui a qualche mese, la prima sarà dominante in Italia e nel resto d’Europa come accaduto ad esempio nel Regno Unito.
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La variante Delta è molto più contagiosa del ceppo originale e delle ultime varianti che si sono presentate in questo mesi. Una situazione che potrebbe degenerare già alla fine di luglio e che potrebbe costringere il Governo Draghi a prendere la decisione di declassare alcune regioni in zona gialla. Ricordiamo che l’Italia è completamente in zona bianca, quella con minori restrizioni ma non dimentichiamo che le zone a colori sono ancora in vigore. Il rischio di trascorrere l’intera estate in zona gialla o arancio è concreto. E così molti Presidenti di regione hanno già chiesto al Governo una revisione dei parametri per il passaggio delle zone. In molti chiedono che il cambio di zona non sia più collegato solo all’incidenza dei positivi su 100mila abitanti ma anche sulla pressione degli ospedali.
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Secondo i dati, la variante Delta colpirebbe maggiormente le persone non vaccinate e quelle che hanno ricevuto una sola dose su due mentre chi ha completato l’intero ciclo di vaccinazione ha meno rischi di contrarre il virus e di finire in ospedale in caso si infetti. E mentre la campagna vaccinale, prosegue, si cerca di convincere la folta platea che ancora non si è vaccinata. Un problema comune in molte nazioni e in Francia, il Presidente Macron ha deciso che dal primo agosto solo i possessori del Green Pass che certificata l’avvenuta vaccinazione potranno accedere ai ristoranti, aerei, treni a lunga percorrenza, cinema e bar. Una mossa questa dell’Eliseo che ha scatenato la corsa alle prenotazioni per il vaccino. Anche in Italia, si sarebbe studiano una mossa simile ma ancora nulla di definitivo.