Pompelmo valido alleato della difesa immunitaria del nostro organismo

Pompelmo valido alleato della difesa immunitaria del nostro organismo. Questo frutto, che cresce in alberi sempreverdi di 5-6 metri ma può raggiungere i 13-15 metri, è originario della Cina, ma viene ormai coltivato nelle zone con clima temperato di tutto il mondo. Dalla sua buccia si ricavano oli essenziali utilizzati principalmente per il loro potere antidepressivo e per la capacità di aumentare le difese immunitarie. Ci sono diverse varietà di pompelmo. Le più diffuse sono Citrus maxima, Citrus decumana e Citrus grandis. Appartiene alla famiglia delle Rutacee.

Prorpietà e benefici del pompelmo

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Ricco di fibre, di flavonoidi e di vitamine AB e C, il pompelmo è un valido alleato del fegato e dell’apparato cardiovascolare. Contiene una buona quota di sali minerali, tra cui fosforo, calcio, potassio e magnesio.

Il pompelmo stimola la digestione, è quindi consigliata l’assunzione a fine pasto o anche a inizio pasto. Sono inoltre note le sue proprietà “dimagranti”, in quanto accelera la trasformazione dei grassi in energia; aiuta inoltre a ridurre i livelli di insulina nel sangue.

Il pompelmo ha effetti positivi sulla digestione. Se consumato a fine pasto stimola la secrezione di succhi gastrici e favorisce il processo digestivo. Inoltre, la pectina contenuta nel frutto, tiene sotto controllo il colesterolo e difende la mucosa del colon da infezioni e tumori.

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Un rimedio della nonna consiglia di aggiungere un cucchiaino di pompelmo in una tazzina di caffé amaro per combattere il mal di capo.

Stiamo parlando della fragranza del pompelmo. Un profumo leggermente acidulo, ma elettrizzante. Sulla pelle lascerebbe anche una scia afrodisiaca. Di solito lo si collega alla stagione estiva, in realtà è tra gli agrumi che vanno bene tutto l’anno.

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Effetti collaterali: secondo diversi studi scientifici recenti, il pompelmo sarebbe in grado di inibire o, al contrario, di aumentare l’azione di alcuni farmaci. Alcuni dei flavonoidi contenuti nel pompelmo possono, infatti, svolgere una duplice attività: se da una parte riducono nell’intestino i coenzimi adibiti alla metabolizzazione dei farmaci, dall’altra bloccano l’azione dell’enzima OATP1A2, la cui azione è fondamentale, invece, per la metabolizzazione del farmaco.

Fonte: cure-naturali

Foto di Luisella Planeta LOVE PEACE 💛💙 da Pixabay