Accadde oggi Francia 7 gennaio 2015 attentato sede Charlie Hebdo

L’attentato alla sede di Charlie Hebdo è stato un attacco terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015 contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi. Nell’attentato sono morte dodici persone e undici sono rimaste ferite.

Charlie Hebdo è un periodico settimanale satirico francese, dallo spirito caustico e irriverente. La testata, fondata nel 1970, pubblica vignette e articoli caustici e dissacranti nei riguardi della politica (soprattutto soggetti di estrema destra) e ogni tradizione religiosa (in particolare il cristianesimo, l’Islam e l’ebraismo).

Il 9 febbraio 2006 Charlie Hebdo ha ripubblicato la serie delle caricature di Maometto del giornale Jyllands-Posten che avevano scatenato forti proteste.

Nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2011 la sede del giornale era stata distrutta a seguito del lancio di bombe Molotov, appena prima dell’uscita del numero del 2 novembre dedicato alla vittoria del partito fondamentalista islamico nelle elezioni in Tunisia. Sulla copertina del numero in questione sono apparsi una vignetta satirica con Maometto che dice: “100 frustate se non muori dalle risate” e il titolo “Charia Hebdo”, gioco di parole tra Shari’a e il nome del giornale. Il sito internet della rivista è stato bersaglio di un attacco informatico. Dopo questo attentato, la sede del giornale è stata regolarmente controllata dalla polizia.

Nei mesi precedenti al gennaio 2015, l’allerta anti-terrorismo era stata innalzata sia in Francia che in altri Paesi. Eventi criminosi collegabili al fanatismo propagandato dall’ISIS, perpetrati da uomini in solitaria, si erano verificati in Canada, dove un uomo aveva ucciso un soldato prima di tentare di irrompere nella sede del parlamento di Ottawa nel mese di ottobre 2014;  inAustralia, dove a dicembre un uomo aveva tenuto in ostaggio diverse persone, uccidendone due, in una cioccolateria di Sydney. Tra il 21 e il 23 dicembre, in Francia, due uomini in due località diverse, nei pressi di Digione e Nantes, si erano lanciati con la loro auto sulla folla, provocando la morte di una persona e il ferimento di molte altre. Un atto di aggressione era stato riportato anche in una stazione di polizia della Loira, dove un ragazzo aveva ferito con un coltello tre poliziotti prima di venire colpito.

Il 7 gennaio 2015, intorno alle 11:30 del mattino, due individui mascherati e armati di AK-47 sono entrati negli uffici del giornale, dichiarandosi affiliati diAl-Qaeda e intimando alla disegnatrice Corinne Rey, tenuta in ostaggio e poi rilasciata, di immettere il codice numerico per entrare nella sede di Charlie Hebdo. Hanno poi aperto il fuoco contro i dipendenti, sparando svariati colpi e gridando in lingua araba Allāhu Akbar (“Allah è grande”) e causando dodici vittime.

Successivamente sono fuggiti a bordo di una Citroën C3 di colore nero dopo aver ucciso Franck Brinsolaro, un poliziotto responsabile della sicurezza del giornale. Alla Boulevard Richard-Lenoir si sono imbattuti in un veicolo della polizia, sparandogli e uccidendo con un colpo alla testa un poliziotto ferito a terra, il brigadiere Ahmed Merabet, quarantaduenne di religione musulmana, sposato e padre di due figli. Nei pressi della Porte de Pantin hanno rubato un veicolo a un civile, affermando di essere due terroristi della cellula yemenita di Al Qaeda. La Citroën è stata abbandonata all’incrocio tra la Rue de Meaux e l’Avenue Secrétan nel XIX arrondissement di Parigi

Dopo l’attacco, il livello di rischio terroristico nell’area è stato alzato e lo scrittore Michel Houellebecq è stato posto sotto protezione della polizia, mentre i locali della casa editrice Flammarion, che avevano pubblicato il suo romanzo Sottomissione, sono stati evacuati per sicurezza. Il romanzo era stato protagonista dell’ultima copertina di Charlie Hebdo con una recensione favorevole.

Fonte: Wikipedia